Si indaga sul decesso di Vito Perrotta, 62 anni, avvenuto nel pomeriggio di sabato 19 febbraio nel pronto soccorso del Policlinico di Palermo. In particolare gli inquirenti dovranno verificare se si tratti di un ennesimo caso di malasanità: infatti, a quanto pare, il paziente in codice giallo attendeva da oltre tre ore di essere visitato, quando le sue condizioni di salute sono improvvisamente peggiorate, tanto da perdere la vita poco dopo. Alla notizia della scomparsa del loro caro, i parenti hanno scelto di presentare una denuncia ai carabinieri per verificare il comportamento del personale medico, temendo che al pronto soccorso ci siano state delle lacune nell’assistenza sanitaria, che possano aver contribuito alla prematura scomparsa del paziente.

Il paziente era già arrivato da alcune ore al pronto soccorso del Policlinico di Palermo

Gli inquirenti hanno ricostruito le ultime ore di vita del 62enne: è stato confermato che il paziente fosse già da alcune ore al pronto soccorso dell’ospedale quando è deceduto. Si è saputo anche che era già stato in altre strutture sanitarie cittadine prima di essere portato al Policlinico, dove al triage gli avevano assegnato un codice di priorità giallo, riservato ai casi non gravissimi. Quindi i familiari della vittima si chiedono se la procedura adottata dal nosocomio sia stata corretta: a tal riguardo in Procura è stato già aperto un fascicolo contro ignoti sulla vicenda. Inoltre sono stati avviati diversi accertamenti: i magistrati hanno fatto sequestrare le cartelle cliniche del paziente e ne hanno già disposto l’autopsia.

L’autopsia potrà chiarire i dubbi su quanto accaduto al pronto soccorso

Quindi la salma del 62enne è stata trasferita presso l’Istituto di Medicina legale del Policlinico, dove nei prossimi giorni avrà luogo l’autopsia. L’esame del medico legale potrà stabilire l’esatta causa del decesso e sciogliere molti dubbi su quanto accaduto al pronto soccorso.

Contemporaneamente i vertici dell’ospedale palermitano hanno disposto un’indagine interna per verificare se siano stati rispettati tutti i criteri da adottare in casi simili e per ricostruire le ultime ore di vita dell'uomo.

Un indagine interna sta verificando eventuali responsabilità del personale del pronto soccorso

Secondo quanto riporta l’Ansa, dall’ospedale fanno sapere che sono partite tutte le verifiche sul trattamento ricevuto dal paziente.

A quanto pare, nel momento in cui un’ambulanza del 118 ha portato il 62enne nel pronto soccorso i medici erano impegnati in tre altri casi critici in contemporanea. Inoltre è stato confermato che l’anziano era già stato in altre strutture sanitarie cittadine, prima di arrivare al Policlinico. Infine i vertici dell’ospedale, che hanno espresso la massima vicinanza ai familiari dell’uomo deceduto, hanno assicurato che è in corso un’attenta analisi di eventuali responsabilità, che potrebbe riguardare tutte le diverse organizzazioni sanitarie coinvolte in questo episodio.