La vicenda che riguarderebbe in prima persona Antonio Montani, Presidente generale del Club Alpino Italiano, è nota da tempo ai soci e sta generando non poche polemiche. Pare che una socia del club lo abbia accusato di molestie, fatto che risalirebbe a settembre scorso. Dopo la proposta di archiviazione del caso (accettata il 10 settembre 2021), la diretta interessata si è opposta con fermezza, facendo riaprire il fascicolo. Ciò ha comunque comportato pressioni su Montani, spinto a rivedere la sua candidatura.

Tuttavia, l'assemblea dei Delegati a Bormio del 30 maggio ha decretato ancora Presidente del Cai Antonio Montani, che ha vinto con 452 voti.

A seguire, ci sono state le dimissioni di Lorella Franceschini e Francesco Carrer, i due vicepresidenti. Un situazione che ha generato malcontenti all'interno del Cai e non solo, tanto da far arrivare una lettera al Presidente, invitandolo a dimettersi.

Montani, Presidente Cai, invitato a dimettersi con una lettera

All'indirizzo del Presidente di Cai Montani è arrivata una lettera in cui lo si invita caldamente a dimettersi per via delle accuse lanciate dalla donna. A scriverla, sono state 34 firmatari tra alpinisti e scrittori soci del Club Alpino Italiano. La lettera è stata inviata a Montano lo scorso 17 giugno, ma ha sortito da parte dello stesso una risposta negativa.

A quel punto, i firmatari hanno deciso di fare un secondo step, ribadendo la loro richiesta nella giornata del 28 giugno, sempre in forma privata.

Non avendo ricevuto risposte diverse da parte di Montani, la scelta di rendere la lettera con relativa richiesta di dimissioni pubblica.

I firmatari della lettera per la richiesta delle dimissioni di Montani, Presidente Cai

A firmare la lettera che chiede le dimissioni a Montani, Presidente Cai, sono state 34 persone, tra alpinisti e intellettuali: tra questi importanti personalità, in ordine alfabetico i firmatari sono stati Fabrizio Antonioli, Claudio Bassetti, Gianni Battimelli, Alessandra Beltrame, Leonardo Bizzaro, Irene Borgna, Enrico Brizzi, Enrico Camanni, Lorenzo Carpanè, Luigi Casanova, Giulia Castelli, Lucia Castelli, Paolo Cognetti, Francesca Colesanti, Linda Cottino, Riccarda De Eccher, Franco Faggiani, Paola Favero, Antonella Giacomini, Luisa Iovane, Tamara Lunger, Nicola Magrin, Ugo Manera, Roberto Mantovani, Luca Mercalli, Silvia Metzeltin, Carlo Alberto Pinelli, Matteo Righetto, Vinicio Stefanello, Mirella Tenderini, Anna Torretta, Mario Verin, Nanni Villani.

Manrico Dall’Agnola, alpinista biellese, inizialmente aveva firmato il documento per poi ritirare la propria firma in un secondo momento.

Nella lettera, che inizia con un ringraziamento al Presidente per aver risposto, i firmatari chiedono le sue dimissioni per il bene del Club Alpino Italiano. Un club che dovrebbe rimanere estraneo a presunti fatti di cronaca dai risvolti etici compromettenti.

Le dimissioni, scrivono, sarebbero ''un atto di responsabilità, per quello che lo abbiamo chiesto''. Dunque, la speranza dei firmatari era quella di anteporre il, bene del club alla carica di Presidente.

Questo, almeno, fino alla conclusione della vicenda giudiziaria.

La risposta di Montani alla richiesta di dimissioni

Montani ha voluto rispondere alla lettera, dicendo di aver riflettuto su quanto chiesto. Dopo aver ribadito di amare molto il Cai, ha specificato che, qualora sarebbe stato rieletto, avrebbe sicuramente messo in conto il fatto che le infamanti accuse a suo carico lo avrebbero esposto pubblicamente.

Dal momento che tali accuse sono ritenute da Montani ingiuste, ha ritenuto non giusto rinunciare alla carica da Presidente, non volendo entrare nel merito della vicenda, che si risolverà nelle sedi opportune.

La risposta di Montani termina con una domanda rivolta ai firmatari della lettera di dimissioni: ''Provate a immaginare per un minuto che io sia completamente innocente'' invitandoli a riflettere sulle conseguenze che avrebbe la sua famiglia e la sua stessa persona. Montani si è detto comunque disposto a incontrare i firmatari, anche se un accordo sembra difficile.