Un imprenditore calabrese di 54 anni ha perso la vita dopo aver giocato una partita di calcetto insieme a alcuni amici a Cosenza.
Gli inquirenti sono a lavoro per cercare di fare chiarezza su quanto si è verificato. Da quanto emerso l'uomo sarebbe stato colpito da un infarto. Sul luogo, oltre al personale sanitario, si sono recate le forze dell'ordine per svolgere i vari rilievi utili per ricostruire la dinamica.
Intanto i familiari dell'uomo hanno sporto denuncia, in quanto ci sarebbero stati dei ritardi nell'arrivo dei soccorsi.
Imprenditore calabrese perde la vita dopo una partita di calcetto: i familiari sporgono denuncia
Si chiamava Roberto Docimo e aveva 54 anni l'imprenditore che nella giornata di lunedì 24 ottobre ha perso la vita nella città di Cosenza, dopo aver giocato una partita di calcetto. L'uomo, come di consuetudine, aveva organizzato la partita insieme ad alcuni amici in un centro sportivo di Cosenza.
Subito dopo aver finito di giocare, rientrando negli spogliatoi, si è sentito male accasciandosi al suolo e non dando più nessun segno di vita. Gli amici che si trovavano con lui hanno quindi lanciato immediatamente l'allarme e uno di loro ha iniziato a praticargli il messaggio cardiaco. Esso sarebbe durato circa mezz'ora e in diverse occasioni secondo alcune testimonianze, il 54enne avrebbe dato dei segnali di ripresa.
Secondo quanto emerso dalle testimonianza dei presenti, dalla chiamata degli amici effettuata al 118 all'arrivo dell'ambulanza sarebbero trascorsi 37 minuti. Giunta sul posto l'ambulanza non aveva però a bordo il defibrillatore e per questo motivo si è dovuto attendere l'arrivo di un'altra ambulanza, giunta dalla cittadina di Rogliano, la quale aveva la strumentazione necessaria, ma a quel punto per l’uomo non c’è stato nulla da fare, nonostante i vari tentativi effettuati per rianimarlo.
Al centro sportivo si sono recati inoltre gli agenti della Polizia di stato allertate dai presenti, che hanno interessato il magistrato di turno. La procura di Cosenza ha, infatti, in un primo momento disposto il sequestro della salma e successivamente disposto l'autopsia, che è stata effettuata nella giornata del 27 ottobre e di cui si attende l'esito.
I familiari della vittima hanno intanto sporto denuncia in Questura, chiedendo che si faccia luce su quanto successo, sulla presunta assenza di defibrillatore all’interno della struttura sportiva e sui ritardi nell’arrivo dei soccorsi.