Questi sono giorni turbolenti per la Juventus, sia per quanto riguarda il campo, sia in merito ad alcune vicende extracalcistiche.

La recente chiusura dell'indagine Prisma, da parte della procura di Torino sui bilanci bianconeri, ha riaperto un argomento che sembrava chiuso. Gli indagati in casa Juventus sono 16 e tra questi ci sarebbero pure Andrea Agnelli, Pavel Nedved e Maurizio Arrivabene.

Al momento non è possibile delineare con certezza gli scenari futuri, anche se gli indagati avranno 20 giorni di tempo per depositare le loro memorie difensive.

Inoltre, la procura della Figc avrebbe richiesto i nuovi atti alla procura per vedere se è possibile riaprire il processo a livello sportivo. Stando a quanto afferma Tuttosport, i legali della Juventus sarebbero fiduciosi in merito a un eventuale processo.

Agnelli ha parlato ai dipendenti

La chiusura dell'indagine Prisma sui conti della Juventus ha agitato l'ambiente bianconero e per questo motivo il presidente Andrea Agnelli ha chiamato a raccolta tutti i suoi dipendenti e li ha radunati all'Allianz Stadium per tranquillizzarli. Il patron bianconero ha parlato a circa 300 persone e insieme a lui erano presenti i suoi legali. Il presidente della Juventus ha spiegato ai suoi dipendenti che il club ha agito sempre nel rispetto delle regole.

Adesso si aspetta di capire se gli indagati andranno a processo o se ci sarà l'archiviazione. Inoltre, resta da valutare cosa succederà sul fronte sportivo. La procura Figc avrebbe chiesto i nuovi atti agli inquirenti, ma per quanto riguarda la questione plusvalenze, la Juventus è già stata assolta a livello sportivo. Andrà capito se verrà aperto un filone legato allo slittamento di alcune mensilità degli stipendi dei calciatori bianconeri durante il periodo più acuto della pandemia.

Infatti, resta da accertare se la società abbia depositato in Figc i contratti stipulati con i calciatori per rimandare il pagamento di alcune mensilità. Nel caso in cui questo passaggio fosse stato saltato, la Juventus potrebbe rimanere in un perimetro di rischio a livello amministrativo. Inoltre, i legali bianconeri sarebbero fiduciosi, anche perché erano state chieste delle misure cautelari e il sequestro dei beni, ma il Gip ha respinto questa richiesta, argomentando il tutto in modo molto articolato.

In queste ore, la procura federale della Figc avrebbe chiesto i nuovi atti in merito alla chiusura dell'indagine Prisma. Stando a quanto afferma il quotidiano sportivo piemontese, negli ambienti federali ci sarebbe prudenza in merito alla possibilità di tornare alla carica nei confronti della Juventus.