Non ce l’ha fatta Javier Alfredo Romero Miranda, il 41enne di origini peruviane ferito gravemente nella notte tra lunedì 31 ottobre e martedì 1º novembre da una freccia che l’ha trafitto mentre si trovava in strada, nel centro di Genova. L’uomo è deceduto in ospedale durante un delicato intervento per tentare di salvargli la vita. A scagliare il dardo sarebbe stato un italiano, un artigiano di 63 anni, che era stato infastidito da un litigio scoppiato all’aperto tra la vittima e un altra persona, proprio sotto le finestre della casa dell'uomo.

Il 63enne è stato fermato con l’accusa di tentato omicidio, poi tramutata in omicidio, dopo il decesso della vittima.

Il 41enne è deceduto per la grave ferita provocata dalla freccia

Secondo la ricostruzione degli inquirenti la tragedia si sarebbe consumata intorno all’1,30 in un vico del centro storico di Genova, nelle vicinanze di via San Luca. Dopo che il 41enne è stato trafitto dalla freccia le sue condizioni sono apparse molto gravi al personale sanitario intervenuto sul posto: il ferito è stato trasportato con un’ambulanza in codice rosso fino all’ospedale San Martino. Visti i seri danni riportati al fegato lacerato dalla freccia, i medici hanno sottoposto il paziente a una lunga operazione chirurgica, cominciata verso le 3 di notte.

Purtroppo però le sue condizioni sono rapidamente peggiorate, fino al decesso.

L’artigiano 63enne avrebbe lanciato la freccia contro i due uomini che stavano litigando

I carabinieri del nucleo radiomobile, intervenuti dopo essere stati allertati dai residenti della zona, hanno cercato di ricostruire la dinamica dell'episodio. A scatenare la furia del 63enne sarebbe stato un litigio scoppiato in strada tra il peruviano e un altra persona d'origine sudamericana. I due avrebbero iniziato a urlare, svegliando l’artigiano che si sarebbe affacciato alla finestra per inveire contro quelle persone che non lo facevano dormire a causa dei loro schiamazzi. In seguito l’anziano avrebbe preso l’arco che custodiva nell’abitazione e scoccato una freccia, mirando verso i due contendenti e ferendo gravemente il 41enne.

I militari dell’Arma, una volta giunti sul posto, hanno disarmato l’artigiano, arrestandolo per tentato omicidio, accusa che si è ulteriormente aggravata con la morte della vittima.

Le prime parole dell’artigiano che ha scoccato la freccia mortale

Il 63enne ha in seguito spiegato alle forze dell’ordine di non vivere stabilmente nel centro storico di Genova, ma di essersi trasferito in quell’appartamento da circa un mese, dopo essere stato assunto come artigiano in un cantiere navale della zona per eseguire dei lavori su alcune barche. Inoltre si è saputo che l’uomo, grazie alle sue abilità manuali, sarebbe riuscito a costruirsi da solo l’arco e la freccia con cui ha ucciso il 41enne peruviano. Nel corso di una perquisizione nella casa gli inquirenti hanno trovato altri due archi e una sessantina di frecce: tutto il materiale è stato posto sotto sequestro.