Il Wall Street Journal riporta che funzionari dell'Intelligence dell'Arabia Saudita avrebbero informato gli USA di un ormai prossimo attacco da parte dell'Iran contro la capitale Riad e contro altri obiettivi sensibili nel paese.

L'intenzione dell'Iran sarebbe di distogliere l'attenzione generale dalla crisi interna della nazione, che ha suscitato diverse proteste negli ultimi tempi e sta mettendo seriamente in difficoltà il regime.

Gli obiettivi dell'Iran

Secondo l'Intelligence dell'Arabia Saudita l'Iran vorrebbe colpire alcuni obiettivi nel paese connessi soprattutto all'America, in primis la capitale Riad.

Ma non solo: anche Erbil, nel Kurdistan iracheno, sarebbe nel mirino di Teheran, in quanto ospitante una base americana.

Proprio il Kurdistan iracheno è da settimane sotto attacco da parte dell'Iran, e a settembre un aereo americano era stato abbattuto (anche se Teheran aveva negato il coinvolgimento, scaricando la responsabilità sui gruppi separatisti dell'area).

A dare ulteriore risalto a questa notizia ci sono le parole del generale maggiore Hossein Salami, comandante della Guardia repubblicana islamica, che lo scorso mese aveva pubblicamente minacciato l'Arabia Saudita nel corso di alcune esercitazioni militari, accusando i media sauditi di dare troppo risalto mediatico alle proteste interne nel paese.

Le proteste in Iran

Le proteste che da settimane continuano in Iran sarebbero dunque il reale motivo di questo attacco pianificato ai danni dell'Arabia Saudita, volto a distogliere l'attenzione degli iraniani dalla scottante situazione interna.

Dal 16 settembre, giorno della morte di Mahsa Amini, sono migliaia le persone che si sono riversate in piazza chiedendo la caduta del regime, e nonostante molti di loro siano stati arrestati le proteste non sembrano minimamente placarsi.

Lo stesso Hossein Salami è uno dei target principali delle proteste, tanto da essere stato costretto a lanciare due ultimatum ai manifestanti affinché cessassero con i disordini nelle piazze, ultimatum che sono stati ignorati.

La risposta degli USA

L'America ha preso estremamente sul serio le notizie allarmanti giunte dall'Arabia Saudita.

Un portavoce del National Security Council ha dichiarato al Wall Street Journal che gli USA sono costantemente in contatto coi sauditi, e che non esisteranno ad agire in difesa degli interessi americani e a difendere i partner nel paese.

La minaccia di un attacco imminente da parte dell'Iran ha peraltro riavvicinato i due Paesi, dopo le tensioni dei giorni scorsi tra Washington e Riad, causate dalla decisione dell'Opec di ridurre l'offerta di greggio.