Mercoledì 9 novembre nelle Marche sono state avvertite dalla popolazione circa 40 scosse sismiche: la più intensa è stata avvertita alle ore 7:07, di magnitudo 5.7 (5.5 MW).

Il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio ha escluso categoricamente un rischio tsunami nel Mar Adriatico, anche se l'intensità della prima scossa non è stata importante.

Le parole del sismologo Antonio Piersanti

Alle 7:07 di mercoledì 9 novembre c'è stata una scossa di terremoto nelle Marche: l'epicentro è stato al largo della costa marchigiana pesarese a 8 km di profondità.

A seguire le scosse sono state numerose, tutte con epicentro fra la costa anconetana e pesarese.

A tal proposito il sismologo dell'Ingv Antonio Piersanti ha affermato: "Siamo in presenza di una sequenza sismica, il cosiddetto mainschock". L'esperto ha spiegato che le conseguenze sulla popolazione sono state attenuate, grazie all'epicentro avvenuto in mare. Nel momento in cui l'epicentro fosse stato nell'entroterra della regione, ci sarebbero stati danni.

Sul Terremoto odierno è intervenuto anche il dirigente della Protezione Civile della regione Marche, Stefano Stefoni: "Non sono stati registrati danni a persone o cose".

I crolli di alcuni calcinacci che si sono verificati sono legati all'intensità della prima scossa e delle seguenti, tutte registrate con una magnitudo superiore a 3.0.

Nessun rischio tsunami

Il capo nazionale della Protezione Civile, Fabrizio Curcio ha rassicurato gli abitanti della costa adriatica che non c'è alcun rischio tsunami: "E' partito il sistema di allerta nazionale, ma non ci si attende alcun tipo di evento tsunamico".

Per precauzione le scuole in molti comuni della regione Marche sono state chiuse: alle 7 del mattino molti degli edifici stavano aprendo per accogliere gli studenti.

La circolazione dei treni sulla linea adriatica è stata sospesa fino alle ore 12. L'aeroporto di Ancona Falconara invece è rimasto operativo.

Il sisma è stato avvertito anche in alcune zone del centro-nord d'Italia.

La testimonianza delle persone sui social

Subito dopo la prima scossa, molte persone hanno raccontato la propria testimonianza sui social.

Su Twitter, sono visibili alcuni video del momento in cui la terra ha iniziato a tremare. Un utente si è detto preoccupato: "Tre scosse di assestamento sono tante".

Il conduttore di un telegiornale locale di Fano si trovava in studio per la rassegna stampa quando è avvenuta la prima scossa e ha avuto la possibilità di raccontare il tutto in diretta: Massimo Foghetti ha provato a inizialmente resistere, preferendo però interrompere la trasmissione all'arrivo della seconda scossa