Rimane in carcere l'uomo accusato di aver ucciso l'ex fidanzata Yana Malayko e di averne occultato i resti. Il 34enne D.S. non ha risposto, nella giornata di lunedì 23 gennaio, alle domande del Gip.
La ragazza, una 23enne di origine ucraina, è scomparsa da Castiglione delle Stiviere (Mantova) il 20 gennaio scorso. Finora le ricerche del corpo non hanno dato alcun esito.
Oleksander, papà di Yana, commentando il caso di cronaca nera ha dichiarato: "Voglio solamente trovare la mia unica figlia che probabilmente non c’è più”.
L'ex fidanzato di Yana è sospettato di omicidio
Il gip Antonio Serra Cassano e il pm Lucia Lombardo, al termine dell'interrogatorio di garanzia, hanno deciso di convalidare l'arresto di D. S. L'uomo di cittadinanza moldava, che davanti al giudice si è avvalso della facoltà di non rispondere, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti avrebbe ucciso l'ex fidanzata Yana Malayko.
La ragazza è stata vista per l'ultima volta nella serata di giovedì 19 novembre a Castiglione delle Stiviere, dove lavorava e viveva. Nella giornata di venerdì è scattato l'allarme e, come da protocollo, sono partite le ricerche.
Gli inquirenti hanno subito concentrato la propria attenzione sul 34enne, che sarebbe stato ripreso mentre caricava sulla sua auto un grosso sacco nero dell'immondizia.
Secondo i carabinieri il giovane avrebbe ucciso Yana e avrebbe occultato il suo corpo. Tuttavia, al momento non ci sono certezze: i resti della 23enne, infatti, non si trovano e il suo ex al momento sembra non avere alcuna intenzione di collaborare.
L'uomo è accusato di omicidio volontario premeditato aggravato dal rapporto affettivo con la vittima e di occultamento di cadavere, attualmente è rinchiuso nel carcere di Mantova.
Il dolore del papà di Yana
Secondo una ricostruzione - ancora tutta da confermare - degli investigatori, l'omicidio sarebbe avvenuto al culmine di un violento litigio avvenuto, pare, all'interno dell'appartamento che Yana condivideva con la titolare del locale dove lavorava e con Cristina, la sorella del presunto assassino.
I due giovani, giovedì sera, sarebbero stati soli in casa.
Le ricerche del corpo della ragazza si starebbero concentrando, seppur tra molte difficoltà, nelle campagne di Castiglione delle Stiviere, in un laghetto sito in località Valle, al confine con la provincia di Mantova e Brescia. Nelle operazioni, oltre a droni ed elicotteri, sono impegnati anche i sommozzatori.
Oleksander Malayko, il papà della ragazza, distrutto dal dolore, teme il peggio: "Voglio solo trovare la mia unica figlia, che probabilmente non c’è più”. "Dimmi dove è? - ha poi chiesto rivolgendosi direttamente al presunto omicida - Ti prego. Voglio solamente la verità”.