Si terranno a Londra i funerali di Gianluca Vialli in una forma assolutamente riservata e anonima, nel rispetto del volere della famiglia dell'ex calciatore che ha sempre vissuto il dolore della malattia lontano dai riflettori.

Gianluca Vialli è morto il 6 gennaio 2023 per via di un tumore al pancreas di cui soffriva da 5 anni: il 20 dicembre 2022, in seguito a un aggravamento delle sue condizioni di salute, Vialli era stato ricoverato in una clinica proprio di Londra e raggiunto dalla madre, ripartita poi qualche giorno dopo allo stabilizzarsi delle sue condizioni.

In una delle sue ultime interviste il 58enne disse che per mesi aveva tenuto nascosta la malattia. Della lotta contro il tumore l'ex calciatore era riuscito a cogliere però anche il lato positivo, poiché voleva realizzare tutti i progetti messi in cantiere sapendo che non sarebbe morto di vecchiaia.

L'ultima intervista

Fu Alessandro Cattelan ad avere la possibilità di realizzare una delle ultime interviste a Gianluca Vialli nella miniserie 'Una semplice domanda' trasmessa su Netflix.

In quell'occasione l'ex calciatore ammise di non aver reso pubblica la notizia della sua lotta contro il tumore per mesi, a un certo punto però arrivò la decisione di "giocare" a carte scoperte: "Se muori all'improvviso di notte, tante cose rimangono incompiute" disse Vialli al riguardo.

Nonostante la sofferenza, Vialli dalla malattia decise di vedere anche il lato 'positivo': "La malattia ti può insegnare molto di come sei fatto, ti può spingere anche più in là rispetto al modo anche superficiale in cui viviamo la nostra vita. La considero anche un'opportunità". In ultimo l'ammissione: "Ho paura di morire".

Vialli: 'Certo di essere un esempio'

Nel corso dell'intervista rilasciata, Vialli disse di essere consapevole che non sarebbe morto di vecchiaia: "Mi rendo conto che il concetto della morte serve a capire e apprezzare la vita".

Da qui la possibilità di sistemare le cose con le persone che gli stavano accanto data l'incertezza sul tempo che restava da vivere.

Tra i vari temi trattati dall'ex calciatore di Cremonese, Sampdoria, Juventus e Chelsea un ampio capitolo venne dedicato alla famiglia: "Cerco di essere un esempio per loro". Il diretto interessato disse di avere insegnato alla moglie e alle figlie a guardare il mondo da un'altra prospettiva: "Cerco di spiegare loro che non devi darti delle arie, ma devi ridere spesso e aiutare gli altri. Questa è la vera felicità". Uno degli ultimi pensieri in chiusura Vialli lo dedicò alla figlie in modo specifico, dicendosi speranzoso che potessero un giorno trovare la propria strada per essere felici e sentirsi realizzate.