Saranno in forma strettamente privata, i funerali di Gianluca Vialli, morto nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, a 58 anni, per un tumore al pancreas. Si terranno a Londra, dove l'ex calciatore e allenatore di calcio era ricoverato da qualche settimana. Su decisione della famiglia non verrà comunicata nemmeno la data esatta.

Nei prossimi mesi potrebbe esserci una commemorazione pubblica a Cremona, città in cui Vialli è nato nel 1964.

Il cordoglio del mondo del calcio

In tutte le partite della Serie A che si giocheranno in questa diciassettesima giornata di campionato verrà rispettato un minuto di silenzio in memoria di Gianluca Vialli.

Lo stesso ha fatto il Chelsea, squadra inglese in cui Vialli ha militato, all'inizio dell'allenamento odierno.

Tutto il web ha ricordato l'ex calciatore e allenatore, dagli ex compagni di squadra, avversari, al mondo della politica: tutti insieme nel ricordo del giocatore e dell'uomo.

"Non voglio parole tristi per te, perché non le avresti volute tu. Ciao Gianluca, tvb": in un post Instagram così vuole ricordarlo Chicco Evani, compagno di gioie di Euro 2020. "Ciao Luca" : due semplici parole a sottolineare l'immenso dolore che la Sampdoria e tutti i suoi tifosi provano nel ricordo del loro idolo.

"Nostro Capitano. Mio Capitano, Sempre. Ciao Luca": da Capitano a Capitano, è Alex del Piero a scrivere queste parole in un post Instagram che raffigura Pinturicchio in spalla a Vialli, con Ravanelli sullo sfondo.

"Non so dove sei ora, ma resti nel cuore" ha scritto Totò Schillaci. Anche la Juventus ha ricordato il suo ex calciatore: 'Ci lascia una leggenda, che dolore Gianluca'.

I funerali si terranno nei prossimi giorni a Londra, in forma strettamente privata. Non verrà neanche comunicata la data precisa della commemorazione, in accordo con la decisione della famiglia Vialli, che si è sempre tenuta lontana dalla luce dei riflettori.

La parentesi felice di fine 2020, quando i segni della malattia sembravano scomparsi, aveva fatto sperare in una ripresa: "È stata molto, molto dura, anche per un tipo tosto come me. Sono felice, anche se lo dico sottovoce. Può sembrare strano, ma in questo momento mi sento più fortunato rispetto a tanti altri" aveva dichiarato all'epoca lo stesso Vialli.

Come capo delegazione ha anche potuto accompagnare il suo amico ed ex compagno di squadra alla Sampdoria, Roberto Mancini, nel cammino degli azzurri a Euro 2020: alla squadra aveva dedicato "L'uomo nell'arena", di Theodore Roosevelt, prima della finale contro l'Inghilterra a Wembley.

"I Gemelli del Gol" e la Champions League con la Juventus: i picchi della carriera di Vialli calciatore

Gianluca Vialli e Roberto Mancini, tra la fine degli anni Ottanta e l'inizio degli anni Novanta, erano i "Gemelli del Gol", che hanno portato la Sampdoria, in cui giocavano, a vincere lo scudetto nel 1991. La stessa squadra che, nel 1992, è andata a un soffio dal vincere la Coppa dei Campioni contro il Barcellona, proprio in quel Wembley che l'ha visto vincere quasi 30 anni dopo.

Ai tifosi juventini però, verrà in mente un'altra cavalcata: quella che l'ha visto protagonista, con la fascia da capitano al braccio dell'ultima Champions League vinta dai bianconeri. Era il 22 maggio 1996, Stadio Olimpico di Roma, l'avversario era l'Ajax di Jari Litmanen, i fratelli de Boer e di Edgar Davids.

Litmanen risponde a Ravanelli (1-1 nei tempi regolamentari) e dopo 120 minuti si va ai calci di rigore: sbagliano Davids e Silooy, vince la Juventus e Vialli solleva la coppa al cielo. Impossibile, infine, non ricordare l'esperienza avuta al Chelsea nella seconda parte di carriera.