Nella giornata di giovedì 9 marzo 2023 sono avvenute due valanghe nella provincia di Cuneo, una in Valle Po e l'altra in Val Maira, coinvolgendo due alpinisti. Uno dei due, che lavorava come guida alpina, è morto in ospedale a Cuneo mentre l'altro scialpinista è stato tratto in salvo ed è ora in buone condizioni.
La cronaca degli incidenti, dovuti probabilmente alle alte temperature registrate in giornata, è stata riportata dai giornali locali e nazionali.
La prima valanga in Valle Po
Nel tardo pomeriggio di giovedì in Valle Po una valanga si è staccata vicino a un gruppo di sci-alpinisti sul versante nord della Testa di Garitta Nuova, a circa 2385 m di altezza, nel Comune di Paesana in provincia di Cuneo, colpendo uno degli sciatori e trascinandolo a valle.
Dopo gli attimi di frastuono, i compagni hanno iniziato la ricerca con Artva, l'apparecchio specifico per ritrovare le persone travolte da una valanga, di cui erano muniti ed hanno subito lanciato l’allarme.
Sul posto è stata inviata un'eliambulanza del Servizio Regionale, che ha trovato notevoli difficoltà nel salvataggio provocate dal grande vento laterale che stava colpendo la zona interessata alla valanga.
Nel mentre i compagni dello sciatore sono riusciti a individuare la zona dove si trovava l'amico e hanno iniziato a scavare per liberarlo dalla neve.
Una volta arrivata, l’équipe sanitaria ha proceduto con la stabilizzazione del paziente con la barella e con l’imbarco sull’elicottero per il trasporto in ospedale, dove è stato ricoverato in codice giallo.
I tecnici del soccorso alpino sono poi ritornati per recuperare i compagni che sono stati così trasportati dai Vigili del Fuoco fino a valle.
La seconda valanga in Val Maira
Sempre giovedì 9 marzo, nel Comune di Marmora in provincia di Cuneo, nella zona di Bric Oliveto si è staccata una seconda valanga, probabilmente per le alte temperature, che ha coinvolto uno scialpinista insieme alla sua comitiva.
L'uomo, guida alpina svedese, è morto all'ospedale di Cuneo. I compagni lo avevano individuato nella neve e avevano iniziato la rianimazione cardiopolmonare mentre aspettavano i soccorsi.
In zona è arrivato il servizio regionale di elisoccorso con l'unità cinofila attrezzata per le valanghe. Dopo essersi calata sul luogo dell'incidente l’équipe medica ha proceduto con le manovre di rianimazione sul paziente, che poi è stato immobilizzato, fatto salire sull’elicottero e condotto all’ospedale dove è stato ricoverato in codice rosso.
L'uomo è morto in ospedale, poche ore dopo, a causa delle gravi lesioni riportate.
NOTA DI CORREZIONE DEL 11/03: Questo articolo è stato modificato a partire dal titolo per riportare gli ultimi aggiornamenti sulla morte della guida alpina svedese.