Mentre continuano le ricerche della piccola Kata, la bambina di cinque anni scomparsa a Firenze sabato 10 giugno, la situazione presso l’ex hotel Astor, l’edificio occupato nella zona di Novoli a Firenze dove la bambina viveva con la mamma e il fratellino, si è andata via via riscaldando. Nella giornata di lunedì 12 giugno i residenti della struttura hanno organizzato una breve manifestazione di protesta. Anche la madre della bimba, una 25enne di origini peruviane, ha compiuto un gesto estremo di denuncia, arrivando a ingerire un piccolo quantitativo di candeggina.

Immediatamente è intervenuta un’ambulanza del 118 che ha prestato i primi soccorsi alla donna, trasportandola all’ospedale di Careggi: secondo quanto riporta Fanpage.it, la mamma di Kata non sarebbe in pericolo di vita.

Anche il padre di Kata, che si trova in carcere, ha tentato il suicidio

Mentre sul posto è intervenuta la polizia, su segnalazione del personale del 118, anche un’amica della mamma di Kata è stata portata in ospedale con un altro mezzo di soccorso. Inoltre nella giornata di domenica 11 ha tentato di togliersi la vita il padre della bambina, che attualmente si trova nel carcere di Sollicciano in quanto sta scontando una pena per reati contro il patrimonio. L’uomo, alla notizia della scomparsa della bambina, ha provato a uccidersi ingerendo del detersivo, ma è stato prontamente soccorso e salvato grazie a una lavanda gastrica.

Infine va ricordato come, già prima di tentare di suicidarsi, la mamma della bimba era stata accompagnata in pronto soccorso, per un malore probabilmente dovuto allo shock per la sparizione di Kata.

Le indagini sulla sparizione di Kata: col passare delle ore trova conferma l’ipotesi di un rapimento

Subito dopo la denuncia della scomparsa di Kata, che sabato pomeriggio stava giocando con altri bambini nei pressi dell’ex hotel Astor mentre la madre era al lavoro, la procura di Firenze ha aperto un fascicolo d’indagine, prima ipotizzando il reato di abbandono di minore e poi quello di sequestro di persona con la finalità di estorsione, quest’ultimo di competenza della Direzione distrettuale antimafia.

Quindi le indagini dei carabinieri ora sono coordinate da due pm, Giuseppe Ledda e Christine von Borries, quest’ultima appartenente alla Dda di Firenze.

La madre di Kata è stata ascoltata dai magistrati che indagano sulla sparizione

Nelle ore precedenti al tentativo di farsi del male ingerendo la candeggina, la mamma di Kata è stata ascoltata per oltre un’ora dai magistrati che si occupano di questo caso di cronaca.

La donna sin dal primo momento è stata scettica sulla possibilità che la bimba di cinque anni si sia allontanata da sola, perché abituata a muoversi in quella zona e a non prestare attenzione agli sconosciuti. La donna ha spiegato anche davanti alle telecamere del Tg1 di essere convinta che qualcuno abbia preso la figlia portandola via, tanto da fare ai carabinieri anche i nomi di alcune persone con cui in passato c’erano stati dei contrasti, relativi a quanto pare all’occupazione dell'abitazione all’interno dell’ex hotel Astor.