Un ragazzo di 25 anni di origini calabresi è morto la notte tra sabato 25 giugno e domenica 26 a Venezia, dopo essere stato travolto da un treno. Anche un secondo giovane che si trovava insieme a lui è stato travolto, ma fortunatamente ha riportato solo alcune ferite e non sarebbe in pericolo di vita. La dinamica è ancora al vaglio degli inquirenti ma pare che i giovani abbiano attraversato i binari per usare un bancomat. Le indagini sul fatto di cronaca sono comunque in corso.

Attraversa i binari per fare bancomat, giovane cosentino muore a Venezia

Aveva 25 anni il giovane di orini calabresi originario di Paterno Calabro che fra la notte di sabato e domenica ha perso la vita dopo essere stato travolto da un convoglio ferroviario all'altezza del Vega, sulla linea Mestre-Venezia. Insieme a lui c'era un amico di 23 anni, A.S., nato a Legnago, in provincia di Verona che nello scontro con il treno è rimasto ferito.

I due ragazzi, da quanto emerso da una prima ricostruzione fatta dagli inquirenti, avevano deciso di attraversare i binari per poter usare un bancomat che si trovava dall'altra parte. I ragazzi non si sono resi conto però dell'arrivo del treno e il macchinista non è riuscito a fermare il treno.

Il 25enne è stato colpito in pieno, ed è stato sbalzato a diversi metri di distanza dall'impatto. I soccorritori hanno infatti trovato il suo corpo privo di vita fra una massicciata e una canaletta di cemento, diversi metri più avanti. Per l'amico 23enne invece è stato necessario il trasferimento d'urgenza all'ospedale dell'Angelo di Mestre.

Il giovane ha riportato diverse ferite al braccio e in altre parti del corpo. Appena arrivato in ospedale è stato medicato e trattenuto in osservazione: per lui la prognosi è di venti giorni e nel pomeriggio di ieri è stato dimesso in forte stato di choc.

Oltre al personale sanitario sul luogo dell'incidente è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco che hanno dovuto illuminare a giorno l'area con i mezzi in dotazione per riuscire a individuare il corpo del 25enne e facilitare i soccorsi.

Inoltre sul posto sono andati gli agenti della Polfer che hanno iniziato a condurre tutte le indagini del caso per poter ricostruire al meglio la dinamica di quanto si è verificato e stabilire se ci siano eventuali responsabilità.

I ragazzi si erano conosciuti cercando casa a Mestre e avevano subito legato. Dividevano la stanza nello stesso appartamento con altri studenti.