Oltre ai disservizi dopo l’incendio all’aeroporto di Fontanarossa di settimana scorsa, Catania sta vivendo altri momenti di grande difficoltà. Nelle scorse ore la Protezione Civile ha registrato temperature da record, fino a 47,6 gradi, e in città è mancata anche la corrente elettrica, con la mancanza di acqua come prima conseguenza, perché è stato impossibile attivare gli impianti di sollevamento.

Catania in ginocchio: caldo record, città senza acqua e senza luce

Le testimonianze e i racconti dei catanesi, in tarda serata sono diventate virali sui principali social network.

Su questa vicenda si è espresso anche il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, che ha annunciato un incontro urgente al Mit per fare il punto della situazione.

Per il ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci invece il problema dell’interruzione elettrica avuta in queste ore è dipeso dalla compartecipazione di due fattori: una rete elettrica definita “inadeguata” e la crisi climatica. Musumeci ha detto che è arrivato il momento di lavorare insieme contro l’emergenza, e poi si dovranno ricercare le “condotte commissive e omissive” dei vertici dei vari Enti e Istituzioni, affinché simili crisi non si ripetano più.

Il vertice voluto da Salvini al Mit: sotto la lente d’ingrandimento il ‘dossier Fontanarossa’

Dunque, dopo otto giorni dall’incendio al terminal A dell'aeroporto Fontanarossa, in piena estate, Matteo Salvini ha convocato un tavolo urgente per affrontare il cosiddetto “dossier dell’aeroporto di Catania”. Il rogo ha paralizzato il sistema di trasporto di tutta la Regione, con voli che sono dovuti atterrare a Palermo con tutti i disagi del caso per i passeggeri, vista la distanza e i tempi di percorrenza tra le due città siciliane.

Intanto SIDRA, l’azienda che gestisce l’acqua nel catanese, ha fatto sapere che le continue interruzioni di corrente sono state causate dal surriscaldamento delle apparecchiature e dei cavidotti sotterranei che fanno funzionare le pompe di sollevamento dell’acqua in tutta la città.

L’opinione delle forze politiche di opposizione: “Catania al collasso”

Secondo i principali esponenti dell’opposizione, il capoluogo etneo è al collasso. Queste le dure parole dell’eurodeputato Dino Giarrusso, che si dice molto preoccupato per le conseguenze dell'incendio a Fontanarossa e anche per l'incapacità degli amministratori, nonché per la mancanza di una seria e puntuale programmazione sulle emergenze e la sicurezza in generale.

Duro sull’argomento lo sfogo del segretario regionale del Partito democratico siciliano, Anthony Barbagallo. “Troppo semplice, come fa il ministro Musumeci, scaricare solo su Enel le responsabilità per i continui black-out che da giorni affliggono la città di Catania e diversi comuni dell’hinterland”. Manca – secondo Barbagallo – una seria politica industriale ed energetica da parte dell’ARS guidato da Renato Schifani.