Il caso di Alessia Pifferi, 37 anni, la madre accusata di aver abbandonato la figlia Diana di 18 mesi nella sua casa di Milano nel luglio 2022, causandone la morte per stenti, è andato a processo alla Corte d’Assise di Milano presieduta dal giudice Ilio Mannucci Pacini. L'accusa per la donna è di omicidio volontario pluriaggravato.

La testimonianza

Nel corso dell'interrogatorio condotto dal pm Francesco De Tommasi, Pifferi ha chiarito che in precedenza aveva già lasciato la sua bambina da sola: "L'ho lasciata da sola pochissime volte.

Andavo dal mio fidanzato nel weekend. Le prime volte la portavo con me, mentre altre volte la lasciavo a questa amica che non si trova. Il giorno dopo tornavo a casa, di solito".

Proseguendo l'interrogatorio, l'imputata ha aggiunto: "Le ho lasciato il biberon, pensavo che il latte le bastasse. Quando andavo dal mio fidanzato la lasciavo sola in un lettino da campeggio". Sempre secondo la donna, la bimba "non era in grado di uscire da sola dal lettino".

E ancora: "Quando tornavo a casa era tranquilla. La accudivo come una mamma accudisce un figlio: le davo da mangiare e bere, se stava male contattavo l'ospedale, la crescevo''.

Successivamente la donna ha raccontato la nascita di Diana: "La bimba nacque all'improvviso il 29 gennaio 2021. Io non sapevo di essere incinta. Dopo il parto prematuro, stette in incubatrice per un mese e mezzo all'ospedale di Bergamo. Non è stato facile essere ragazza madre, ma non ho avuto problemi ad accettarla. Anche a mia madre dissi di essere incinta e che non sapevo chi fosse il padre. Ancora oggi non so chi sia''.

Il ritrovamento di Diana e il tentativo di rianimazione

Il 14 luglio 2022, intorno alle ore 19, Alessia Pifferi lasciò Diana per recarsi dal suo compagno, raccontandogli che la piccola era con sua sorella al mare. Tuttavia, il giorno successivo, non tornò a casa e rimase assente fino al 20 luglio.

"Il giorno dopo non sapevo come tornare a Milano perché avevo pochi soldi, avevo intenzione di rientrare l'indomani, infatti ho lasciato la finestra aperta della camera. Se avessi chiesto a lui di accompagnarmi mi avrebbe risposto che non era il mio autista".

Nel corso della testimonianza, la donna ha confessato che il lunedì 18 aveva iniziato a pensare alla figlia, ma aveva timore del comportamento del suo compagno: "Volevo chiedergli di portarmi a casa, ma dopo un litigio per un caffè ero spaventata dalle sue reazioni" e quando il 20 luglio da sola rientrò nella propria abitazione, trovò Diana morta per gli stenti, con accanto il biberon che le aveva lasciato.

Riferendosi poi ai rilevamenti della scientifica, che ritrovarono tracce di benzodiazepine nei capelli della bambina, ha aggiunto: "Io non ho mai pensato di farla fuori, non le ho mai dato gocce o tranquillanti.

Non mi staccavo mai da lei, era una bimba tranquillissima" afferma la donna. Cita poi il suo tentativo di rianimarla: "Quando rientrai quel 20 luglio del 2022 trovai mia figlia nel lettino, non ricordo se la porta era aperta o chiusa, la accarezzai, ma non si muoveva. Capii che qualcosa che non andava, non era in piedi come sempre''. Ha aggiunto che "Non era fredda, allora tentai di rianimarla: la presi in braccio, le feci il massaggio cardiaco. In bagno provai a bagnarle le mani, i piedi e la testa per vedere se si riprendeva".

Dopo il vano tentativo di rianimazione, cercò aiuto da una vicina di casa, dicendo che aveva "lasciato Diana con una babysitter". Dopo aver chiamato il 118, chiese al compagno di raggiungerla, ma "lui non venne.

Ero sotto shock, capii che non c'era più nulla da fare quando vidi i medici".

Il parere della sorella di Alessia

Al termine dell'esame in aula Viviana, la sorella di Alessia Pifferi, ha condiviso il proprio parere contrario sull'atteggiamento di Alessia: "Ha recitato tutta la vita: per lei la colpa è sempre degli altri. Mi auguro di cuore che si penta di quanto ha fatto, ma per lei stessa". Ha poi aggiunto: "Ripenso a quella povera bambina lasciata da sola nel lettino per una settimana. Se ne è accorta ora che un biberon non bastava?"

Infine, Viviana ha espresso la sua disillusione riguardo alla possibilità di riallacciare i rapporti con Alessia: "Per me ora è impossibile riallacciare i rapporti. Forse un po' di deficit ce li abbiamo tutti, ma non da arrivare a queste cose."