La preoccupazione per le condizioni di salute e le possibilità di sopravvivenza dei due cuccioli dell'orsa Amarena può cessare, per adesso. I due sono stati avvistati più volte all'interno del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm): sono insieme, stanno bene e hanno dimostrato di saper sopravvivere da soli. Quando l'orsa Amarena è stata uccisa dal fucile di un cacciatore, che ha poi dichiarato di aver agito per paura e per difesa, si temeva che i suoi giovani cuccioli non sarebbero stati in grado di procacciarsi il cibo autonomamente e di vivere senza la mamma.

Invece, stando a quanto gli esperti hanno potuto appurare osservandoli durante i numerosi avvistamenti, avvenuti durante la scorsa notte e la giornata odierna, non è così: stanno bene, sono insieme, interagiscono in maniera sana e corretta tra loro e appaiono nutriti e idratati.

Nessuna cattura per i cuccioli di Amarena: al momento non è necessario

I due cuccioli di mamma orsa Amarena sono stati ripetutamente avvistati nel Pnalm sia la notte scorsa che oggi. Stanno insieme, interagiscono tra di loro in maniera consona al comportamento di due plantigradi della loro età e si procurano il cibo da soli, nutrendosi a sufficienza. Dopo averli osservati e monitorati, gli esperti hanno stabilito che, per il momento, si può sospendere l'operazione di cattura e i due possono continuare a crescere e vivere autonomamente, dato hanno dimostrato di essere in grado di farlo.

A differenza della loro mamma, i due cuccioli non sembrano essere confidenti verso l'uomo. Infatti hanno atteggiamenti palesemente sfuggenti nei confronti dei tecnici del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e tentano in tutti i modi di non farsi avvicinare. Questo potrebbe essere un punto a loro favore che, non aspettandosi di essere nutriti o attenzionati dalle persone, eviteranno i centri abitati e resteranno a vivere nel Parco, luogo certamente più sicuro e più conforme a quello che è il loro habitat naturale.

Per adesso sospesa l'operazione di cattura per i cuccioli di mamma orsa Amarena

Quando mamma orsa Amarena ha perso la vita, gli esperti del Pnalm si sono subito organizzati per rintracciare e catturare i suoi due cuccioli. La preoccupazione era infatti quella che non fossero in grado di procurarsi il cibo autonomamente e di sopravvivere da soli in natura.

Invece non è così: i due giovani orsi sono restati insieme e appaiono in ottima salute. Sono stati visti mentre si nutrivano dei frutti della montagna e non danno segno né di malessere né di dimagrimento o disidratazione. Sembrano sereni, hanno atteggiamenti naturali e tranquilli. Secondo gli esperti del Parco questo significa che, per adesso, non c'è nessun motivo per catturarli ma possono essere lasciati in libertà, ovviamente sempre monitorandoli e controllandoli, almeno fino al raggiungimento dell'età adulta.

La morte di mamma orsa Amarena

Amarena, la mamma dei due cuccioli che, fortunatamente, stanno bene e stanno sopravvivendo da soli nel Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, era un'orsa confidente, ossia abituata a girovagare anche molto vicina ai luoghi abitati e in prossimità delle persone.

Non è mai stata un'orsa aggressiva, a quanto dicono le testimonianze di chi la conosceva da anni. Tuttavia, l'orsa Amarena è stata uccisa da un colpo di fucile partito dall'arma di Andrea Leombruni, che racconta di essersela trovata davanti, in compagnia dei due cuccioli, e di aver agito per difendersi da un eventuale attacco. Al momento Leombruni ha al suo attivo un avviso di garanzia perché sospettato di aver ucciso un animale con crudeltà e non per necessità: se questo è la verità oppure no lo stabiliranno le indagini, attualmente ancora in corso.