Il processo con rito abbreviato che si è svolto a Milano contro Baby Gang, Simba La Rue e altri sei ragazzi della loro “crew” è arrivato alla sentenza: Mohamed Sadia Lamine, in arte Simba La Rue, dovrà scontare una pena di sei anni e quattro mesi di reclusione, mentre Zaccaria Mohuib, noto al pubblico come Baby Gang, dovrà passare in carcere cinque anni e due mesi.

I due trapper sono stati condannati nelle scorse ore per la sparatoria avvenuta nel capoluogo lombardo la notte tra il 2 e il 3 luglio 2022, durante la quale due ragazzi appartenenti a una gang rivale furono rapinati e feriti alle gambe.

In particolare, i rapper avrebbero tirato fuori le pistole e sparato ai due giovani. Anche per gli altri sei a processo sono state decise pene fino ai cinque anni e otto mesi. Diversi erano i capi di imputazione nei confronti degli otto: rissa, lesioni, rapina e porto abusivo di arma da fuoco.

La rissa tra bande durante la quale i due giovani furono feriti alle gambe

Nella notte tra il 2 e il 3 luglio 2022 scoppiò una rissa con sparatoria davanti a una nota discoteca milanese in via Tocqueville, nella frequentata zona di corso Como.

Si fronteggiarono due bande rivali: quella di cui fanno parte i due rapper e un’altra gang formata da cittadini di origine africana, tra i quali i due ragazzi feriti dai colpi di pistola, che secondo la sentenza furono colpiti proprio da Baby Gang e Simba La Rue.

I due hanno lo stesso manager, Malippa (ossia Mounir Chakib), anche lui finito sotto processo e condannato a tre anni e otto mesi di reclusione.

La lettera dal carcere di Baby Gang

L’episodio è stato raccontato dallo stesso Baby Gang, in una lettera scritta dal carcere al giudice in cui ha descritto la sua “notte di follia”. “Ho iniziato a bere sin da ragazzino e fumo hashish tutti i giorni”, ha spiegato il trapper, aggiungendo di sentirsi in colpa per l’accaduto, anche perché non è giustificabile andare in giro armati.

La giovane promessa della trap aveva anche definito la musica come sua “ancora di salvezza”, manifestando la “paura di perdere l’unica fortuna avuta nella vita”.

I guai giudiziari di Simba La Rue e Baby Gang

Quello che si è concluso a Milano non è l’unico processo che i due rapper dovranno affrontare. Per Simba La Rue è stato disposto il giudizio immediato per la faida con Baby Touché, ossia Amine Mohamed Amagour: la prima udienza è prevista il 24 novembre.

Si tratta di uno scontro iniziato virtualmente con i “dissing”, i brani scritti per prendere in giro un rivale tipici della cultura Rap, che si è concluso con una serie ritorsioni, aggressioni, accoltellamenti e rapine.

Baby Gang, invece, dovrà essere processato con il collega Neima Ezza per una serie di rapine compiute a Milano e provincia, tra il maggio e il luglio del 2021. Inoltre, è stato denunciato per aver violato la misura del foglio di via, che gli impediva di recarsi nel territorio di Lecco. Infine, il trapper dovrà rispondere anche del filmato che realizzò nel carcere di San Vittore, mentre era detenuto: in quell’occasione riuscì a procurarsi uno smartphone con il quale girò le immagini, utilizzate in seguito in un video musicale.