Ora ha un nome la ragazza trovata senza vita venerdì 5 aprile in una chiesetta diroccata a La Salle, in Val d’Aosta: si tratta di una 22enne francese. A identificare la giovane sono stati alcuni parenti arrivati sul posto, che nelle ultime ore sono stati ascoltati dai carabinieri in una caserma di Aosta. L’autopsia ha chiarito che il decesso è avvenuto per dissanguamento. In particolare, l’emorragia sarebbe stata provocata dalle numerose ferite inferte con un coltello sul collo e sull’addome della ragazza.

I risultati dell’autopsia sul corpo della giovane

Nelle scorse ore il medico legale Roberto Testi ha consegnato i primi risultati dell’autopsia ai pm della procura di Aosta che indagano su questo caso di cronaca nera. Nei giorni scorsi i magistrati hanno di fatti aperto un fascicolo contro ignoti per il reato di omicidio.

Il decesso, dovuto all’emorragia provocata dalle coltellate, potrebbe risalire agli ultimi giorni di marzo o a inizio aprile. La relazione preliminare non contiene ancora l’esito degli esami tossicologici che saranno pronti solo tra alcuni giorni.

Il ritrovamento del corpo della ragazza francese nel rudere di una chiesetta

Il corpo della giovane è stato ritrovato venerdì 5 aprile, intorno alle 14.30 da un abitante del luogo che stava facendo una passeggiata nel villaggio ormai abbandonato di Equilivaz nel comune di La Salle, che si trova nella zona tra Aosta e Courmayeur.

La ragazza era sdraiata a terra all’interno della chiesa diroccata, rannicchiata in posizione fetale. Alcuni testimoni hanno raccontato che indossava una felpa di colore beige e dei leggins, e portava un piercing all’ombelico. Sulla scena del ritrovamento gli inquirenti hanno notato anche diverse cartacce e una confezione di marshmallow.

Inoltre, diverse tracce di sangue presenti sul pavimento del rudere hanno fatto pensare che l’eventuale aggressione sia avvenuta all’esterno dell’edificio, probabilmente nella boscaglia che lo circonda, e che solo in seguito il corpo della ragazza sia stato trascinato dentro la chiesa abbandonata.

Le indagini sul delitto: la pista del furgone bordeaux e quella dei due giovani svizzeri

Secondo gli inquirenti potrebbe essersi trattato di un delitto d’impeto, ossia di un’aggressione per futili motivi degenerata nell’omicidio della ragazza. In queste ore si seguono diverse piste, come quella del furgone bordeaux visto nei pressi della chiesetta nei giorni scorsi. Alcuni testimoni avrebbero notato all’interno del veicolo un uomo in compagnia di una ragazza che indossava abiti simili a quelli della vittima.

Un altro residente di quelle zone avrebbe parlato a chi indaga sulla vicenda di due ragazzi provenienti dalla Svizzera, vestiti di abiti neri, incontrati nello stesso periodo del delitto. I due giovani avrebbero chiesto al testimone informazioni su un campeggio che si trova nelle vicinanze del villaggio abbandonato.

Le indagini sono ulteriormente complicate dalle tante vie di fuga presenti nelle vicinanze, che potrebbero aver facilitato la fuga dei responsabili del delitto verso la Francia o la Svizzera. Per questo motivo saranno molto importanti le immagini recuperate dalle telecamere di sorveglianza della zona, che potrebbero fornire ai carabinieri una serie di indizi utili all’inchiesta.