Un bimbo di 10 anni è morto nelle campagne di Palazzolo Acreide, nel Siracusano: intorno a mezzogiorno di giovedì 27 giugno è accidentalmente caduto in un pozzo profondo 15 metri, in Contrada Falabia. Secondo le prime ricostruzioni, sarebbe morto dopo essere precipitato, probabilmente dopo aver sfondato la vecchia copertura di metallo posta a protezione dell’invaso, per metà colmo d’acqua. Una donna di 54 anni si sarebbe calata all’interno della struttura per tentare di salvare il bambino, senza però riuscirci. È stata quindi recuperata dagli altri soccorritori e trasportata in stato di choc in ospedale, a causa delle ferite riportate.

Il bimbo che ha perso la vita stava partecipando in quell’area a un campo estivo dedicato anche ai piccoli disabili. La volontaria che per prima ha provato a raggiungere la vittima sarebbe un’operatrice dell’Annfpas, l’Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva o relazionale, che ha organizzato l’evento.

I soccorsi al bimbo caduto nel pozzo si sono rivelati vani

Nonostante l'episodio sia avvenuto in una zona di campagna, la macchina dei soccorsi si è mossa rapidamente e in modo massiccio. Sul posto sono arrivati anche i sommozzatori dei vigili del fuoco, che si sono impegnati per salvare il bimbo, originario di Palazzolo Acreide, ma non hanno potuto fare altro che recuperarne il corpo, verso le 15.30.

La zona era stata raggiunta anche da un elicottero, partito dall’aeroporto di Catania, con a bordo personale specializzato in questo tipo di emergenze.

Aperta un’inchiesta su quanto accaduto al bimbo

La procura di Siracusa ha aperto un fascicolo d’inchiesta contro ignoti su quanto accaduto, con l’ipotesi di reato di omicidio colposo.

L’area intorno al pozzo è stata messa sotto sequestro per consentire di fare tutti i rilievi. In particolare, gli inquirenti stanno cercando di ricostruire la dinamica di questo episodio di cronaca, per individuare eventuali responsabilità. Inoltre, si vuole capire come il bimbo si sia potuto avvicinare alla pericolosa cavità e se questa fosse stata opportunamente segnalata.

Gli accertamenti sui resti della vittima permetteranno di chiarire le cause del decesso, anche se l’ipotesi più probabile è che sia morto per annegamento.

Il racconto del sindaco di Palazzolo Acreide

Intervistato da Fanpage.it, il sindaco di Palazzolo Acreide, Salvatore Gallo, ha spiegato che il pozzo era chiuso da una protezione. Il vecchio coperchio sarebbe ceduto per il peso del bambino.

Il primo cittadino ha spiegato anche che la vittima era regolarmente iscritta al campo estivo che accoglie bambini normodotati, insieme ad altri con disabilità, per un totale di una ventina di partecipanti. Dopo che è stato dato l'allarme, sono arrivati sul posto anche i genitori del bambino deceduto, che hanno assistito impotenti alle operazioni di recupero dei resti.