Il 3 Marzo scorso è defunto a Milano Giuseppe Pederiali, pluripremiato scrittore che tra il 1967, con il romanzo Oroscopo favorevole, ed il 2012, con l'opera letteraria L'amore secondo Nula è stato uno dei grandi protagonisti della letteratura italiana, divenendo in seguito un letterato internazionale mediante la traduzione della sua vastissima opera in tedesco, inglese, russo, francese e giapponese.

Numerosi i riconoscimenti che gli sono stati conferiti: il Premio Chiavari 1982, nel 1984 il Premio Penne ed il Premio Sorrento, tre edizioni del Premio Castello (1989-1990-2000), il Premio Valtesine dell'anno 1990, il Premio Campione d'Italia 1991, il Premio Sirmione-Catullo 1995, il Premio Europeo di Letteratura Giovanile Pier Paolo Vergerio 1996, nel 1998 il Premio Frontino Montefeltro e poi il Premio Fenice Europa, il Premio Estense 1999, nel 2002 il binomio Premio Piero Chiara-Premio Giuseppe Dessì ed infine il Premio Città di Offida assegnatogli nel 2006.

Non solo la narrativa ha occupato la sua vita, difatti egli vanta anche trascorsi professionali come marinaio, programmatore informatico e giornalista del quotidiano Il Giorno. Parallelamente all'attività di saggista e romanziere, è stato anche sceneggiatore televisivo e conduttore radiofonico.

Una sua opera ha avuto una trasposizione cinematografica, come Venivano le stelle, con il titolo Luci lontane girato da Aurelio Chiesa nel 1987 ed un'altra, Il sogno del maratoneta, ispirato alle infelici vicende di Dorando Pietri, diventato un telefilm della Rai con la regia di Leone Pompucci,  trasmesso nel 2012.

L'eredità culturale e morale che lascia è quella di un gentiluomo che ha vissuto con passione ed umiltà ogni sua attività ed una prosa genuina, sincera, pregna di impegno animalista, memore del passato e della storia ma sempre protesa verso il futuro, aliena da nostalgie come da entusiasmi utopistici.

Giuseppe Pederiali, nato a Finale Emilia, nella provincia modenese, il 16 Luglio 1937, ha sempre nutrito un forte attaccamento alla sua terra natia, che così tanto e così bene ha descritto, anche e soprattutto durante e dopo i drammatici momenti vissuti a seguito del doppio sisma della primavera scorsa, il primo il 20 Maggio ed il secondo soltanto nove giorni dopo.