Gli splendori di Baccarat sono stati messi in mostra a Palazzo Morando in occasione del Fuorisalone. 

La casa di produzione Baccarat è stata fondata nel 1764 per volere di Luigi XV ed è rimasta a tuttoggi la più prestigiosa Manifattura di cristallo al mondo. Appena trent'anni dopo in Francia scoppiava la Rivoluzione e il lusso della corte reale e della nobiltà di toga e di spada forse avrebbe potuto attutirsi, ma intanto nell'800 nasceva una classe di imprenditori che avrebbe cercato nelle sue dimore lo stesso lusso e la stessa lucentezza.

Così Baccarat ha continuato a lavorare indisturbata.

Ora la Manifattura si è arricchita dell'apporto di disegnatori di primordine , molti dei quali sono usciti dall'Ecole Cantonale d'Art di Losanna, e la lucentezza si è sposata con la linea. Vi lavorano designer come Fernando&Humberto Campana, Louise Campbell, Jean-MarcGady, Jaime Hayton e per l'appunto gli studenti della Scuola Cantonale d'Arte di Losanna. E da quei disegni sono nati ovviamente oggetti da sogno.

La mostra Highlight 2013 allestita a Palazzo Morando in Via Sant'Andrea lo ha testimoniato. Tutta al buio, con la suggestione di luci che si irraggiavano su sfondi di notturni interrotti da quadri della Tour Eiffel, colta dall'alba sino al tramonto, l'occhio del visitatore spaziava dai piani della Tour Eiffel sino agli sfondi della Ville Lumiere, attraversando giardini paradisiaci e cieli tempestati di stelle o bui come la pece.

La luce ovviamente era quella dei lampadari a 24, 32, 48, sino a un massimo di 64 lampade, (il lampadario più sontuoso è per l'appunto quello chiamato Zenith con 64 lampade) . La sequela , interrotta dalle pareti di piccole stanze in notturna con al centro del soffitto questi oggetti meravigliosi, toglieva il fiato per la sua bellezza ed il vecchio lampadario a gocce rivisitato dai moderni designer è diventato quell'oscuro oggetto del desiderio che chiunque vorrebbe avere, ovviamente nella stanza più bella e spaziosa.

Il lampadario è comunque un oggetto relativamente giovane, è nato intorno alla metà del XIX secolo. Quelli in mostra sono il risultato di una mescolanza di antico e moderno, nella dimensione di una classicità imperitura. Ma accanto alla produzione di lampadari, in mostra erano presenti, in piccole nicchie appositamente studiate, lampade da tavolo.

Una merita di essere ricordata, si chiama Harcourt Marie –Louise ,disegnata da Philippe Starck, è un blocco di cristallo tagliato a forma di anfora prismatica, di un'eleganza neoclassica, che ben si collocherebbe sopra un mobile laccato bianco o nero, o su un tronco di noce, ma poi c'è Harcourt Lineage nella doppia linea di lampada da tavolo e di bicchieri, il Candy Light, un lampadario con 32 luci, a metà tra il moderno e l'antico, il Tuile de Cristal, anch'esso lucentissimo, o le Lights of Harcourt, semplici lampadine sostenute da archi di filo metallico, frutto dell'idea degli studenti della scuola.