"Tra vulnerabilità e resilienza", presentato ieri alla Libreria Loffredo di Napoli è statorealizzato dall'Università di Salerno a cura del Professore Natale Ammaturo, conil contributo tecnico-scientifico di Tullia Saccheri e Maria AntoniettaSelvaggio.

La ricerca ha un tagliosociologico e si propone di analizzare le risorse del territorio e i continuiflussi migratori, dove la migrazione vede allontanare talenti. Valorizzare ilterritorio perché non venga abbandonato.

Il curatore si sofferma sulla "vocazione all'abbandono", un' assuefazione ai problemi del degrado chespinge i giovani ad andar via.

Farericerca per mettere in campo risposte costruttive e propositive contro lacriticità del territorio, recuperare ivalori, realizzare progetti che possano incidere positivamente sulla realtàambientale per arginare la vulnerabilità del territorio.

Il libro è un eserciziometodologico euristico utile ai cittadini, una sorta di vademecum per amministratorilocali e cittadini. Uno strumento che permetta di capire che il cittadino deveessere coinvolto e la competenza deve essere costruita. Quali strategie devonousare i politici? Quali possono implementare i piccoli paesi dei comuni delcratere? Promuovere uno sviluppo sostenibile, là dove si sono persi di vistavalori ed identità culturale.

Il libro va restituito a plateeallargate e agli operatori dellaricerca per un momento di riflessione collettiva, e deve trasformarsi in unostrumento di auto riflessione per gli amministratori locali.

E a quei cittadini che rimastisul territorio affermano che a loro non manca niente, si suggerisce di metterein gioco la loro intelligenza culturale: si può resistere cambiando il sistemastesso attraverso la partecipazione. Occorrerebbe costruire "reti di capitalesociale" tenendo conto delle variazioni interne, favorendo ed incoraggiando unapartecipazione che va riempita di contenuti per attuare una frequentazionecontinua, in cui potere politico e singoli cittadini si parlano in un focus group.

Per Natale Ammaturo, il libro è ilrisultato di un team di lavoro, che con l'occhio dell'osservatore fissasituazioni problematiche emergenti nell'area della comunità montana delMedio-Sele: la permanenza di generazioni adulte in quel territorio e la fugadei giovani incapaci di individuare per loro un possibile futuro. Come fermarela migrazione?

Trovando soluzionialternative alla crisi strutturale ed al modello capitalistico. Bisogna trovareenergie per favorire e promuovere uno sviluppo sostenibile, dalla conoscenzadelle risorse agli incontri con gli amministratori locali per individuarestrumenti che possano far uscire dalla crisi e attraverso l'indagine,realizzare percorsi alternativi. Quindi promuovere forme di associazionismo percreare fiducia e partecipazione.

Un contributo allo svilupposostenibile viene dalle buone pratiche, che, per Maria Antonietta Selvaggio,vanno ricercate nella promozione stessa del capitale sociale, mettendo in rete,quelle esperienze virtuose raccolte e scritte con la ricerca. Il libro si propone di rendere note queste buone pratiche, utili per un transfert della resilienza.

La metodologia guida all'indaginesociale e propone un nuovo modo di intendere un lavoro culturale sul e per ilterritorio: un fattore di proposizione e di interrelazione tra culturasoggettiva e collettiva in una dinamica relazionale con il territorio.