La storia di Solomon Northrup, invitato a Washington con la scusa di un lavoro e ridotto in schiavitù per 12 anni dal 1841 al 1853, arriverà sugli schermi italiani il 20-02-2014. Chi ha visto Hunger, la storia di prigionieri irlandesi lasciati morire di fame nelle carceri britanniche negli anni della guerra dell'Irlanda contro il Regno Unito ai tempi della Thatcher, sa bene a che livelli di veridicità sa arrivare la macchina da presa di Steve Mc Queen. Anche in questa pellicola l'autore non risparmia allo spettatore tutto l'orrore della schiavitù e le scene di alta violenza non mancheranno .
Gli attori che lavorano a questa pellicola costata 20 milioni di euro sono Chiwetel Ejiofor, Michael Fassbender, e Brad Pitt. Ma pur avendo ricevuto l'appoggio incondizionato della critica nei festival in cui è stata presentata, ora si teme che il film non riceva, per l'alto livello di violenza in esso presente, quel gradimento del largo pubblico che si vorrebbe . Ma McQueen definisce il libro in cui è narrata questa storia un po' come il diario di Anna Frank dell'America e il film è molto atteso da tutti. La storia di Solomon Northrup, caduto in una trappola dopo essere stato invitato a Washington e costretto alla schiavitù, lui che era un uomo libero, (e questo dimostra come fosse diversa la condizione dei negri d'America da Nord e Sud prima della Guerra di Secessione), ha dell'incredibile.
Solo l'intervento insistente della moglie riuscirà a portare la liberazione ad un uomo costretto alla schiavitù per dodici anni . Un film da vedere per una storia vera che la sapiente regia di Steve McQueen sa far affiorare e offrire alle coscienze di tutti.