La giornata della memoria del 27 gennaio, vuole ricordare la liberazione del campo di concentramento polacco di Auschwitz da parte delle truppe sovietiche dell'Armata Rossa: durante la loro offensiva in direzione di Berlino, i russi erano riusciti a rivelare al mondo quell'orrore causato dal nazismo che ha portato allo sterminio totale di oltre 6 milioni di ebrei in soli 6 anni, riuscendo a liberare i pochi superstiti.

Dal 1996, in Germania viene celebrata questa giornata per commemorare la fine dell'olocausto e delle vittime cadute: anche in Italia è stata ufficialmente riconosciuta dal 2005 grazie alla risoluzione 60/7 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite durante la 42esima riunione plenaria.

Fondazione ed equipaggiamento dell'Armata Rossa

La fondazione dell'Armata Rossa avvenne il 15 gennaio del 1915 e poco più di un mese dopo fu sancito il giorno per il reclutamento di massa a Mosca e Pietrogrado, arrivando ad ottenere nella seconda guerra mondiale ben 11 milioni di effettivi tra ufficiali e soldati. Per gestire un numero così elevato di unità, furono attivati i cosiddetti Commissariati Militari Regionali, che esistono tutt'ora e aventi il medesimo ruolo. Dopo la vittoria contro la Germania nazista, l'Armata è stata ridotta a 3 milioni di unità e nel 1946 fu cambiato anche il nome in Armata Sovietica.

All'inizio della seconda guerra mondiale, l'equipaggiamento dell'Armata Rossa era composto da un fucile semiautomatico in sostituzione dell mosin nagant, l'svt-38 e il suo successore, l'svt-40: il fatale inizio dell'Operazione Barbarossa fece però cambiare idea agli alti ranghi, che diedero l'ordine di tornare alla dotazione precedente. Un' altra popolare arma che venne utilizzata, fu la pistola-mitragliatrice ppsh-41, che ha sostituito il ppd-40 in quanto aveva una migliore cadenza di fuoco e costava molto meno.

Le armi economiche furono infatti quelle più prodotte: la mitragliatrice leggera DP-28 ne fu un classico esempio in quanto aveva un costo molto basso ed era di facile manutenzione. Unica pecca di quest'arma era il bipede, che non aveva una buona resistenza e si rompeva quasi sempre, ma la sua minore cadenza di fuoco evitava il surriscaldamento della canna.

Venne poi sostituita completamente negli anni sessanta dal mitragliatore PK. Ultimato il conflitto, la dotazione standard divenne l'AK-47, utilizzato nelle sue diverse varianti, come il fucile da cecchino: l'SVD Dragunov e la mitragliatrice RPK.