Il Festival della Canzone di Sanremo 2014 passerà alla storia come il più scarso di tutti quelli andati in onda da quando è iniziato. Innanzitutto la scenografia, risultata un vero obbrobrio, abituati a vedere ben altro nella città capitale dei fiori. Una scenografia da teatro più che da Festival.
Anche i conduttori Fazio e Littizzetto a mio avviso non sono adatti per presentare il Festival, ed infatti, se si confrontano i dati di ascolto, si nota che a partire dal 2012, ( 57,63% ) di share, presentatore Gianni Morandi, per il 2013 (53,80% ) con i presentatori Fazio e Littizzetto e gli stessi per il 2014 con uno share del (43,51% ), si può constatare una forte diminuzione pari a 3,1 milioni di telespettatori.
Ma non ci sono solamente la scenografia e i conduttori a lasciare a desiderare, ma pure i nuovi cantanti e anche le loro canzoni che si possono adattare solo ai giovani. Non esistono più le canzoni melodiose che il giorno dopo già si potevano fischiettare o di cui addirittura canticchiare il ritornello. Le canzoni odierne sono fatte di parole di protesta, di monologhi inerenti la vita quotidiana con un sottofondo musicale difficile da interpretare.
Chi ha dato un po' di smalto alle serate sono stati i vecchi Vip dello spettacolo come Raffaella Carrà o le gemelle Kessler, Valeria Marini, Laetitia Casta o Claudio Baglioni oltre ai cantanti di una certa età, che con le loro vecchie ma sempre bellissime canzoni hanno entusiasmato la platea e anche tanti telespettatori. Nonostante tutto, il direttore di RaiUno Giancarlo Leone ha dichiarato di essere orgoglioso e addirittura galvanizzato da questo Festival. Contento lui !