E' l'agosto del 1917 e l'Italia è in guerra. L'estate scorre in apparenza tranquilla per quattro ragazzi di un paese del Friuli, tra il fronte ed un campo d'aviazione. Bepi, Ilario, Martino, Attilio vivono la spensieratezza della loro età tra sortite avventurose e incursioni verso il fronte. La guerra la guardano da lontano con un binocolo. La guerra, quella che uccide, quella che annienta migliaia di uomini per pochi metri di conquista, è in quel momento nella fase delle battaglie dell'Isonzo e questi quattro giovani lontani, per età dalla leva e dai combattimenti, diverranno loro malgrado protagonisti di una grande avventura tra cielo e terra a bordo di un biplano Caproni.

Christian Hill ha messo insieme questi elementi per scrivere un romanzo davvero particolare e gradevole. "Il volo dell'asso di picche", libro pubblicato da Einaudi Ragazzi, è un romanzo d'avventura dove coraggio,brividi ed emozioni si mescolano alla "folle idea di volare".

Il contesto, lo sfondo, su cui Hill ha affrescato questa storia è la prima guerra mondiale. La grande guerra nell'estate del 1917 quando ancora gli italiani non avevano vissuto la tragedia di Caporetto e mentre nasce il mito della nostra aviazione e dei nostri piloti, uomini come Francesco Baracca.

Il centro di questo romanzo è il volo, contornato dal senso pioneristico dei primi aviatori; mentre a tratti, fa incursione l'eroismo velato dei giovani italiani di allora.

I quattro ragazzi, protagonisti del romanzo di Christian Hill, vivono questa storia in prima persona con il loro carattere, l'educazione ricevuta ed il loro vissuto in una società profondamente ferita ed in mutamento.

La vicenda scorre rapida e s'instrada, gradualmente, dai giochi estivi in aperta campagna ad un campo d'aviazione italiano, base dei trimotori Caproni, sede di una squadriglia italiana.

Un colpo di scena. La curiosità e l'intraprendenza di uno dei protagonisti saranno la scintilla della storia, che porterà i quattro amici in volo sull'asso di picche, un aereo di tela e legno che condurrà quei giovani a contatto con la guerra e con eroi dello spessore di Baracca.

Christian Hill ci riserva sorprese e colpi di scena: sino all'epilogo della storia che si spinge nel 1933.

E poi le descrizioni tecniche dei primi aerei che aiutano ad orientarsi e ad immedesimarsi alla difficoltà del volo con le prime "macchine volanti" da guerra. E' un romanzo. E quattro ragazzi, nel 1917, compiono una grande missione, e ci fanno vivere, passo dopo passo, il travaglio di un età al confine tra l'inconsapevolezza dell'infanzia e la coscienza dell'età adulta. I "grandi" che in quel momento sono disorientati e presi dalla guerra, riceveranno da quei ragazzi una speranza.