C'è una mostra di pittura a Milano che è passata un po' in sordina. Si è inaugurata il 24 aprile e rimarrà aperta sino al 28 giugno presso Officine dell'Immagine in Via Atto Vannucci. Tale mostra invece merita di essere visitata non fosse altro perché nel cuore della vecchia Milano è possibile ammirare i quadri di una pittrice cinese. L'artista in questione si chiama Xing Danwen (1967) ed è tutt'oggi considerata una delle maggiori interpreti dello spirito di ricerca della nuova Cina. La curatrice si chiama Silvia Cirelli, e il luogo, Officina dell'Immagine, si trova in un quartiere molto popoloso e pieno di larghe vie amene fitte di ristorantini.
Eppure, se si entra, si è subito catapultati in un altro mondo. E' la Cina delle grandi operazioni urbanistiche, dei palazzi a molti piani, dove una popolazione rurale è stata sistemata in appartamenti più dignitosi, ma dove la gente, né più nè meno delle nostre città muore di solitudine, di isolamento e di violenza. In essa è esposta la famosa serie Urban Fiction, un progetto in progress iniziato dall'artista nel 2004.
Ma se si prosegue si può ammirare la serie fotografica disCONNEXION (2002-2003), sono fotografie che testimoniano lo stato di una delle più grandi discariche elettroniche della Cina. Tali discariche si trovano nel Guangdong . Si può ammirare il video Sleep Walking del 2001 e il trittico Born with Cultural Revolution, del 1995.
Inoltre, sempre in esposizione l'ultima più recente opera I can't feel what i feel, del 2012.
La pittrice è nata a Xi'An nel 1967 e vive e lavora a Pechino.
La mostra milanese, dal titolo Utopia, permette di conoscere un'artista le cui opere si trovano al Metropolitan Museum of Art di New York, al Centre Pompidou di Parigi, o al Victoria and Albert Museum di Londra.
E' la sua prima personale in Italia. L'ingresso è gratuito e il telefono per informazioni è il seguente 02/91638758. Con tale mostra Milano si attesta insieme a Roma come il luogo espositivo di punta della penisola. Il numero delle offerte artistiche è così alto in questa primavera che chi volesse recarsi in città nei prossimi mesi ha solo l'imbarazzo della scelta. Tra avanguardia e tradizione la rosa degli appuntamenti e delle location espositive è veramente ricca.