Si sa ormai: Ludovico Ariosto quest'anno ha compiuto 540 anni. Persino un hobbit non arriva a questa veneranda età, e forse solo David gnomo avrebbe l'onore di compiere questo venerando record. Eppure è un' "età" importante, perché, se è considerato il maggior poeta e commediografo italiano, già da 4 giorni sarebbe stato obbligatorio erigere in suo onore la statua più grande d'Italia: sarebbe il nonnino più anziano di tutta la nazione. Ed è ancor più importante perché più passano i secoli è più il suo nome diventa intramontabile. E Van Gogh? Tra qualche mese, nel 2015, - precisamente il 29 luglio- avrà l'onore di poter dire - in qualunque luogo esso sia- che anche dopo 125 anni lo si ricorda ancora.

La data di morte di un uomo può acquistare un tale prestigio? A quanto pare sì. Dopo tanti decenni si festeggiano tutti gli anni, in blocco, trascorsi dal suo decesso, e pare che l'artista olandese possa rivivere. Non si può negare che sia uno dei pittori più apprezzati in tutto il mondo insieme a Klimt, Monet, Leonardo da Vinci e Giotto.

Ecco, da qui si parte alla ricerca e alla scoperta delle sigle come strumenti per lo studio del volgare, e si danno le linee guida per individuare i veri quadri classici d'autore. Eccole le sigle relative al volgare italiano: ED= Enciclopedia dantesca, 1970-1978, Enciclopedia Italiana Treccani, 5 volumi; 2005-2006, nuova edizione in fascicoli; DELI= Dizionario Etimologico della Lingua Italiana, Manlio Cortelazzo, Paolo Zolli, 1999, 2^ edizione; GAVI= Glossario degli antichi volgari italiani, Editoriale Umbra e Università di Helsinki, avente materiale lessicale del '200 e '300, nato dall'iniziativa di Giorgio Colussi di utilizzarlo come supplemento lessicale al DELI - in quanto scritto nel mentre che veniva pubblicato il famoso dizionario etimologico- .

Questi sono i maggiori strumenti per lo studio del volgare italiano.

Per chi invece è curioso di scoprire in che modo si firmassero alcuni dei maggiori pittori di tutti i tempi, ecco le firme e le sigle degli artisti: Canaletto, si scrive così, col suo cognome completo; "Io, Leonardo da Vinci", è attestato in un documento di Milano nel contratto per la Vergine delle Rocce, 1483; Claude Monet, si firma per intero l'impressionista, con una "t" finale che pare formare una "d"; RAPHAEL VRBINAS, si firma in latino Raffaello Sanzio, con due simboletti ai lati che paiono due freccette.

Il famoso pittore era nato proprio ad Urbino; E tra le firme curiose l'ultima è: Vincent, chiaramente di Vincent Willem van Gogh, pare decisa, con quel nome come ad identificare solo lui, e un po' timida, senza aggiungere il cognome. Tra le sigle da notare ci sono: S B. , il grande Sandro Botticelli, Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi, solo la B era puntata?; E le iniziali- monogramma: A D, di cui la A è sovrapposta alla D, del fiammingo e mostro di bravura Albrecht Dürer.