Un film decisamente particolare diretto da Jonathan Glazer tratto dall'omonimo romanzo "Sotto la pelle" di Michel Faber. Atipico il ruolo della protagonista, Scarlett Johansson, solitamente bionda, che stavolta interpreta un'aliena dalla chioma scura. Trama Dettagliata: dopo aver sottratto gli indumenti ad una vittima si reca in giro per le strade della città con un furgone per sedurre uomini. Col suo aspetto sexy li abbindola e riesce puntualmente a condurli in posti dove si spoglia indietreggiando. I malcapitati, seguendola, finiscono per sprofondare nel pavimento come se esso diventasse una sorta di strana palude che si forma all'improvviso. A quel punto i loro corpi si dissolvono lentamente e il sangue viene in qualche modo raccolto e canalizzato su una specie di binario interstellare destinato probabilmente ad alimentare le risorse del pianeta alieno (è solo una supposizione perché in realtà, nel film questo aspetto non viene mai chiarito espressamente dai personaggi e dunque esiste solo il contributo visivo). Sembrerebbe dunque, in un primo momento, solo la storia di una serial killer aliena, la versione riveduta e corretta, al femminile, di film tipo: the hitcher la lunga strada della paura, il killer dell'autostrada e simili. Ma a un certo punto c'è la svolta. L'aliena (il suo nome è Isserley) finisce per incuriosirsi ed intrigarsi alla natura umana. Fa l'amore con un uomo gentile che le dà ospitalità e attenzioni e che cerca di prendersi cura di lei. Allo stesso tempo però è spaventata e fugge. Scappa via in un bosco solitario dove incontra una subdola guardia forestale che in un primo momento sembra cordiale ma che poi, quando gli si presenta l'occasione favorevole, tenta addirittura di stuprarla. Il finale, piuttosto rocambolesco, è preferibile non svelarlo. Per la bella e brava Scarlett Johansson, già musa ispiratrice di Woody Allen che la diresse negli anni passati in pellicole di successo quali Match Point e Scoop, si tratta del primo nudo integrale in un film (espresso con eleganza perché l'attrice, a mio modo di vedere, non risulta mai volgare).
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