Il film è un documentario-thriller, ispirato al libro, ''Il figlio di Hamas'' uscito nel 2010, che destò scalpore già all'epoca della sua uscita nelle librerie, diviene subito best-seller.

La trama.

La storia è quella di un giovane palestinese convertito al cristianesimo, Mosab Hassan Yousef, nato nel 1978, figlio di un esponente di Hamas. Cresce nell'odio insegnatogli dal padre, unico sentimento che prova fino ai diciassette anni, si converte al cristianesimo dopo che inizia a maturare una grande repulsione per le attività terroristiche di Hamas, soprattutto per gli attentati suicidi.

Cresce in Palestina e sviluppa un'avversione per Israele che lo porterà in prigione, Mosab si vede investito da una forte disapprovazione per i metodi adottati dal gruppo e matura un'inaspettata conversione al cristianesimo. Hamas comincia ad essere per Mosab l'incarnazione del male, visione del tutto differente rispetto a quella con cui era cresciuto fino a quel momento, visione per cui vedeva Hamas come il gruppo che avrebbe permesso la risoluzione dei problemi. Il servizio di sicurezza interna di Israele lo recluta, ed inizia ad effettuare un servizio di spionaggio all'interno dell'élite di Hamas con il nome di Green Prince. Lo spionaggio durerà per circa 10 anni e vedrà Mosab colpito da forti sensi di colpa, avrà il tormento per aver tradito il suo popolo e anche la sua stessa famiglia.

Regia israeliana.

La regia è dell'israeliano Nadav Schirman, uno degli interpreti è Raz Degan. Nelle sale il 23 aprile, 'Il figlio di Hamas' porterà alla luce uno mondo fatto di inganni e terrore. Le scene del film sono costituite da testimonianze dirette e materiali inediti d'archivio che raccontano decenni di segreti e verità nascoste al mondo occidentale.

Nel film vi è anche la storia di una grande amicizia fra Mosab e Gonen Ben Yitzhak, il suo referente allo Shin Bet, ovvero il servizio di sicurezza interno di Israele. Questo film, profondamente realistico in quanto documentario, tanto da oscurare il volto del protagonista per ragioni di sicurezza, promette di rimettere in discussione gran parte della visione che abbiamo sul conflitto israeliano-palestinese.