Il 12 aprile, cioè la prima domenica dopo Pasqua, verrà celebrata la festa della Divina Misericordia in tutta la chiesa cattolica. Papa Francesco ha dedicato il Giubileo straordinario, da lui recentemente annunciato, proprio a questo tema, definendolo un anno Santo della Misericordia. La festa dedicata a questo culto, adesso ancora più saldo dopo le parole del Papa, avrà al centro il sacramento della confessione perché "L'anima che in quel giorno si sarà confessata e comunicata, otterrà piena remissione di peccati e castighi". Per prepararsi a questa festa è bene recitare una novena che comincia il Venerdì Santo e si conclude alla vigilia della festa dedicata al Cuore di Gesù Misericordioso.
La storia: il culto della Divina Misericordia è strettamente legato al ricordo dell'ora della morte di Cristo e alla sua Passione. Ad una suora polacca, Suor Faustina Kowalska apparve più volte Gesù vestito di bianco, con una mano alzata per benedire e l'altra sul cuore. Dal petto uscivano due raggi luminosi, uno rosso e l'altro chiaro. Da qui l'immagine della Divina Misericordia che venne dipinta dalla suora come Gesù le aveva detto: "Dipingi un'immagine secondo il modello che vedi con sotto scritto Gesù confido in Te!". Il significato dell'immagine: i due raggi rappresentano il sangue, in rosso, che è la vita delle anime e quello chiaro l'acqua, che giustifica le anime. Entrambe i raggi scaturiscono dalla Misericordia di Gesù Cristo, nel momento della sua morte in croce quando il cuore venne squarciato con la lancia.
La Divina Misericordia protegge il mondo dal giudizio universale, infatti le anime che si affideranno ad essa verranno protette soprattutto nell'ora della morte. Alla suora polacca venne poi dettata la coroncina della Divina Misericordia, da recitare col rosario, promettendo di concedere "Grazie senza numero a chi recita questa coroncina, perché il ricorso alla mia passione commuove l'intimo della mia misericordia".
Suor Faustina morì a Lagiewniki, presso Cracovia, dove ora sorge il santuario legato alla storia, consacrato da Papa Giovanni Paolo II il 17 agosto 2002.
Durante questa festa, secondo la testimonianza della suora, il Signore desidera che i credenti benedicano pubblicamente l'immagine di Gesù Misericordioso e che i sacerdoti parlino della grande Misericordia di Dio, che ci si confessi e si riceva la comunione. Se sei interessato a notizie come questa clicca su Segui (in cima all'articolo accanto al nome dell'autore) per non perdere le prossime news.