Il 25 settembre sarà una data importante per i fan dei Negramaro, band di successo, che presenterà il nuovo disco intitolato "La rivoluzione sta arrivando". La voce del gruppo e il frontman della band,Giuliano Sangiorgi, ha rilasciato un'intervista al quotidiano "La Repubblica", nella quale ha parlato del nuovo progetto discografico che il gruppo salentino promuoverà nella futura tournée.

Il titolo dell'album, che appare pretenzioso, in realtà vuole esprimere il concetto secondo il quale "sono le piccole cose che cambiano il mondo". Sangiorgi nell'intervista ha ricordato come "una vita degna" di essere vissuta deve partire dalla lotta quotidiana per il cambiamento delle cose.

Questo è il vero leitmotiv dell'ultima fatica discografica dei Negramaro, incentrata proprio sulle fatiche quotidiane degli esseri umani per raggiungere la meta.

Il nuovo album firmato interamente dai Negramaro

Un'altra caratteristica dell'ultimo lavoro è l'assenza di una collaborazione con altri artisti, che ha contraddistinto i precedenti lavori discografici della band. In passato, le collaborazioni con artisti del calibro di Jovanotti, Elisa e Afterhours, hanno reso ancora più apprezzabile, da critici e fan, il risultato finale del loro lavoro, ma questa volta i Negramaro hanno voluto puntare su un album tutto loro. "Volevamo che fosse il nostro disco" ha dichiarato Giuliano alla "Repubblica", un disco "nato dal dolore" per la perdita del padre, ma dal desiderio di tornare a vivere, consapevole che "la morte è solo una parte della vita" e che quindi bisogna guardare oltre.

Alcuni brani presenti nell'album, come "Il posto dei Santi"e "Onde", sono stati incentrati proprio sul tema della morte, anche se l'argomento è trattato in modo leggero. Il vero brano dedicato al padre è "Lo sai da qui", che contiene tutte quelle frasi che avrebbe voluto dire al padre, ma che non ha mai avuto il coraggio di proferire.

"La rivoluzione sta arrivando" contiene, in sostanza, tutte le influenze musicali che hanno caratterizzato la storia dei Negramaro, dall'elettronica al rap, al mondo dark dei Cure. Un misto di sensazioni e suoni, che da diversi anni miete consensi da parte della critica e dai giovani appassionati di musica.