Questo nuovo film di Maria Sole Tognazzi è senza dubbio coraggioso, sia nel trattare il tema dell’amore saffico sia nel far recitare insieme due attrici molto diverse tra loro. Le protagoniste sono Margherita Buy, che interpreta un insicuro architetto divorziato, e Sabrina Ferilli, che invece è un’ex attrice di umili origini che ha imparato ad accettarsi. Entrambe danno vita e corpo a questa storia d’amore omosessuale che è narrata con lodevole garbo e sensibilità.

Maria Sole Tognazzi affronta un tema difficile con delicatezza

Nonostante la sceneggiatura ogni tanto perda dei colpi ed i personaggi di contorno non contribuiscano in maniera efficace alla trama, questo film di Maria Sole Tognazzi riesce a dare normalità ad una storia d’amore particolare.

C’è da dire anche che certe scene più leggere mal si integrano con i risvolti sentimentali sostanzialmente problematici che occupano gran parte del film. Infine, le due protagoniste, Buy e Ferilli, seppur brave, non riescono fino in fondo a dare credibilità all’attrazione fisica dei loro due personaggi, ma, nel complesso, il film si lascia vedere.

Il sex-symbol Sabrina Ferilli in un ruolo insolito

A proposito di questo suo ultimo film (che dal primo ottobre uscirà in 200 sale in tutta Italia) Sabrina Ferilli dice che “non mette paura, che accomuna e non divide, che entra in punta di piedi” in un campo minato come può essere il tema dell’amore saffico. La Ferilli afferma che la scelta di fondo nel fare questo film è stata proprio quella di privilegiare la sfera emotiva a quella erotica, raccontando la storia d’amore tra due donne come se fosse tra un uomo ed una donna.

La bella attrice aggiunge anche che ha accettato di interpretare questo ruolo delicato perché davanti alle battaglie sui diritti civili lei non si è tirata mai indietro e, nel nostro Paese, su certi argomenti ci sono ancora troppi pregiudizi e troppa ignoranza. La scelta di interpretare il personaggio di Marina è stata intrigante anche perché non capita tutti i giorni ad una delle più famose attrici sex-symbol del Cinema italiano di fare il “maschio” in una coppia lesbo.