Il grande Kirk Douglas, attore e produttore di innumerevoli film di successo, ha appena compiuto cento anni. L’ultimo grande mito della vecchia Hollywood ha festeggiato il 9 dicembre scorso il secolo di vita attorniato dai figli (tra i quali il famoso Michael, anch’ egli attore), dai nipoti e da parecchi nomi di spicco del Cinema (da citare Steven Spielberg su tutti).

Una carriera gloriosa

Kirk Douglas nacque cento anni fa ad Amsterdam, nello Stato di New York, da una famiglia di emigrati ebrei russi (il vero nome di Douglas è Issur Danielovitch Demsky) rifugiatasi in America per sfuggire alle persecuzioni zariste.

La giovinezza vissuta in povertà non impedì a Kirk Douglas di iniziare a recitare in piccole parti mentre studiava alla St. Lawrence University, ma solo dopo il trasferimento a New York e la frequentazione dell’American Academy of Dramatic Arts la carriera artistica del futuro attore cominciò ad avere un senso.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, passata al servizio della Marina degli Stati Uniti, arrivarono per lui le prime parti di successo in film come “Lo strano amore di Marta Ivers” di Lewis Milestone e “Champion” di Mark Robson.

La carriera di Douglas esplose negli anni Cinquanta abbracciando tutti i generi cinematografici e annoverando anche collaborazioni con grandi registi (da Billy Wilder per “L’asso nella manica” a Vincent Minnelli per “Brama di vivere”).

In questi anni di grandi successi Douglas rischiò di compromettere la sua carriera solamente a livello politico: infatti l'attore si schierò apertamente contro il maccartismo imperante allora ad Hollywood difendendo il suo amico produttore Dalton Trumbo, che era finito nella lista nera degli artisti sospettati di essere comunisti.

Anche recentemente l'ormai ex attore di origini ebraiche ha voluto esternare le proprie opinioni politiche criticando aspramente la figura di Donald Trump.

L’incontro con Kubrick

Un posto di rilievo nella filmografia di Kirk Douglas ce l’hanno i due film girati con Stanley Kubrick, “Orizzonti di gloria” e “Spartacus”.

Soprattutto la prima pellicola, “Orizzonti di gloria”, girata nel 1957, fu all’inizio una vera e propria scommessa (scommessa poi vinta poiché si tratta di un capolavoro) che subì diverse vicissitudini ma, anche grazie all’interessamento e all’intervento di Douglas, ebbe poi successo e contribuì a far nascere il mito di Kubrick.

Kubrick lavorò con Douglas anche nel film “Spartacus”: l’autore di “2001: Odissea nello spazio” venne chiamato dall’attore a sostituire il regista iniziale Anthony Mann che era stato licenziato.