Il Re del Porn Groove, Immanuel Casto, è tornato con "The Pink Album", il nuovo disco che dopo il sottovalutato e bellissimo "Freak & Chic" ci propone un mix di suoni moderni e canzoni ben confezionate con la solita ironia sottile e velata, fra critica e protesta, senza mai tralasciare il sorriso.L'autunno 2015 è iniziato con grandi ritorni sul panorama musicale,infatti insieme a Janet Jacksonche torna con un nuovo disco dopo ben 7 anni di assenza dalle scene, c'è stato anche quello di SelenaGomez.
La cantante, oltre a svelare il nuovo album "Revival" ci parla della sua esperienza dopo la diagnosi del Lupus.
Adesso, sul panorama musicale italiano, l'autunno ci ha portato anche il nuovo disco del Casto Divo, Immanuel Casto. "The Pink Album" è il titolo del nuovo lavoro, che abbiamo ascoltato e recensito.
La recensione dei brani di "The Pink Album"
L'album si apre con l'intro "Into the Pink" appunto, fra elettronica chill out e dubstep, segue "Deepthroat Revolution" il primo singolo, provocatorio e magari esagerato ma divertentissimo, all'urlo di "Basta un pom**no per cambiare il mondo". Terza traccia "Da Grande Sarai Fro**o" dall'idea di Immanuel e Fabio Canino,un brano dal taglio narrativo/biografico di cui Immanuel dice: "è una canzone che parla di gay che sono gay sin da bambini. Fa impressione, lo so, ma ci sono bambini di cui si percepisce chiaramente quello che sarà il loro orientamento sessuale.
Da grande sarai fro**o / ma non è un reato / niente di sbagliato. È la voce di un adulto omosessuale che si rivolge a un giovane gay. Do un messaggio molto bello, ma con la consueta autoironia.
"Rosico" è straordinaria, sulla scia di "Escort25" denuncia il degrado sociale del "tutti su tutto ma ognuno per sé", uno sguardo alla superficialità della società spettacolo, caratterizzata dall'apparire a tutti i costi, velata di un sarcasmo che in realtà è un continuo rosicare di chi vorrebbe ma non ha, per appagare il proprio Io svuotato del senso."Rosso, Oro e Nero" feat.
Soviet Soviet, l'abbiamo già ascoltata nel primo singolo come bonus track su iTunes, alla quale segue "Discodildo" che è degna delle migliori Paola e Chiara, di cui sicuramente Immanuel è stato grande fan, per la melodia immediata, fresca e pop.
Al volo si arriva alla settima traccia, "Male al Cubo": l'ascolto è piacevole, qui Immanuel si fa più serio e riflette sul tempo che passa ma che "non è perduto se ami davvero" che sembra scontato, ma a volte perdiamo un sacco di tempo, che ci sembra magari un'ora, un giorno, ma se ci pensiamo sono settimane, mesi se non anni, di cui poi quel che resta è ben poco.
Dobbiamo spendere più tempo nella ricerca della nostra felicità.
"Social Queen" è la fotografia perfetta delle Fashion Blogger o presunte tali: "Quanto sono fi*a, bocca a cul* di gallina, mando baci baci baci a tutti i miei amici, quanto sono fig* sono proprio una creativa, faccio tante foto in giro, le posto e me la tiro!". Si Continua con"Horror Vacui", traccia numero nove, dove troviamo il consueto duetto con Romina Falconiche non delude mai: "Farei di tutti per riavere un d'ingenuità, ti amerò ma poi vorrò conoscerti davvero, con la verità". "Uomini Veri" e "Alphabet of Love" sono le ultime due canzoni dell'album per un totale di 42:50 minuti di divertimento e riflessione, perché la musica di Immanuel può facilmente sorpassare la linea nella quale può essere compreso il vero messaggio dei suoi testi, "The Pink Album", infatti, è un lavoro discograficodi facile ascolto ma non per un ascolto facile.Voto: 3.5 su 5.