Si sapeva già, ma ora c’è anche l’ufficialità sul prossimo tour che Claudio Baglioni e Gianni Morandi faranno insieme tra il febbraio e il marzo dell’anno prossimo portando in giro lo spettacolo di "Capitani Coraggiosi".

Infatti, i dodici concerti trionfali di settembre al Foro Italico (trasmessi anche da Rai 1) sono stati la prova generale del tour che i due artisti avevano già in programma nelle arene italiane indoor.

Il tour di “Capitani Coraggiosi” (almeno all’inizio) comprenderà nove nuovi concerti che offriranno, ogni volta, tre ore di musica con cinquanta tra i più famosi titoli del repertorio di Baglioni e di Morandi, e ciò vorrà dire celebrare una buona fetta di tutta la musica leggera italiana.

Un duetto nato per caso

L’idea di cantare insieme Morandi e Baglioni l’hanno avuta per caso e la data non è certa, però il progetto vero e proprio nasce nel luglio scorso, quando i due hanno dovuto fare una scrematura dai loro repertori per poter scegliere i circa cinquanta pezzi che hanno dato vita a “Capitani Coraggiosi”.

Morandi e Baglioni, diversissimi tra loro ma molto esigenti entrambi, per la resa dello spettacolo hanno dovuto approfondire la loro conoscenza (prima c'era solo una grande stima reciproca) e, come si è notato nei concerti di settembre a Roma, ora sono diventati grandi amici.

Baglioni, essendo meno avvezzo a duettare con altri, ci ha pensato molto prima di accettare questa collaborazione, ma poi tra lui e Morandi c’è stato e c’è un tale affiatamento che sarebbe addirittura in progetto un album di inediti da realizzare insieme.

Morandi parla della sua collaborazione con Baglioni

Morandi è ovviamente entusiasta dell’esperienza di “Capitani Coraggiosi” e arriva a dire che, oltre al tour italiano, l’esperienza con Baglioni potrebbe anche avere un’appendice all’estero, in Germania, Usa, Canada e Giappone.

Spiegando il significato del titolo “Capitani Coraggiosi”, Morandi dice che bisogna intenderlo anche a livello politico: si tratta, infatti, di una non troppo velata allusione al coraggio che ci vuole, a tutti i livelli, per sopravvivere nell’Italia di oggi.

Morandi fa anche un bilancio della sua lunga carriera e dice che la seconda parte di questa, cominciata dopo il periodo negativo degli anni ’70, “è stata perfino più incredibile della prima, e del tutto diversa”.

Il cantante bolognese dice che, per durare così tanto, oltre a saper sempre emozionare il pubblico, bisogna avere “il carattere, la capacità di soffrire e una grandissima, gigantesca fortuna”.