Come stereotipo detta,nonè Natale senza una buona lettura davanti al camino. E se in Islanda regalare un libro è d'obbligo, tra gli italiani tale tradizione va diffondendosi tanto quanto la concezionedel bestseller come salvifico ripiego dell'ultimo minuto.Volendo però evitare di scadere nel grottesco, avendo sciaguratamente dato credito alle classifiche dei più venduti, è in ogni caso possibile ripiegaresui titoli a tema. Che si tratti del classico romanzo di formazione "Dickensiano" o dell'economica (ma non proprio) raccolta di gialli con ambientazione smodatamenteluminosa e addobbata, basta un fiocco sulla copertina perché un libro risultipronto per la sua impersonale comparsatasotto l'albero.
Top 3 libri da impacchettare
1.Racconti di Natale, Dickens (Newton Compton Editori). Protagonista indiscusso del panorama letterario inglese Ottocentesco, Dickens non scrive ma dipinge, con la sua penna, una Londra divisa tra ricchezze e povertà morali, spirituali, affettive ed effettive. Il Natale rappresenta, in tal caso,pretestodi cambiamento - o redenzione - del personaggio, così come notoriamente avviene nel celeberrimoUn canto di Natale.
2. Un Natale in giallo, AA.VV. (Sellerio). Alcuni illustriinvestigatori si cimentano nella risoluzione di crimini all'ombra dell'albero di Natale. Iloro autori, non da meno, osano arrischiarsi nell'ambito diuna narrazione univoca, non tanto per trama, quanto piuttosto per ambientazione.
La psicologia dei personaggi risulta qui perfettamente esplorata, quando il Natale diviene banco di prova o vera e propria idiosincrasia.
3. Babbo Natale - Dove si racconta come la Coca-Cola ha plasmato il nostro immaginario, Nicola Lagioia (Fazi Editore). A chi non rinuncia alla vera essenza - quella religiosa, s'intende - del Natale, si propone un volume che illustra e implicitamente condanna la moderna prosaicità della festa. Vincitore dell'ultima edizione del Premio Strega, Nicola Lagioia racconta la nascita di un'icona e il suo conseguente riflesso sulla cultura di massa.