Un simbolo della “Terra dei Fuochi”, l’esempio di una lotta lunga ed estenuante, di una bambina che ha scelto di non arrendersi e di combattere in nome della vita che ha pienamente diritto di vivere. Si chiama Aurora e vive a Giugliano, in provincia di Napoli, e con la sua commovente storia ha toccato il cuore di un popolo intero che in quella terra ogni giorno vive e rischia di ammalarsi a causa della presenza di discariche illegali dove sono sotterrati rifiuti tossici di ogni tipo. Sarà lei la protagonista di una serata di spettacolo e beneficenza dal titolo: “Insieme per Aurora”, che si terrà venerdì 29 gennaio, alle ore 21, al Palapartenope di Napoli.

Tantissimi gli ospiti che si esibiranno a favore della piccola, affetta da una grave malattia e che necessita di cure presso l’Md Anderson Cancer Center di Houston, in Texas. Sul palco del Palapartenope si alterneranno musica e comicità con Peppe Iodice, Gaetano De Martino, Salvatore Misticone, Angelo Di Gennaro, Alessandro Tummolillo, Andrea Sannino, Romeo Barbaro, Francesco Albanese, Sasà Piedipalumbo, gli Arteteca, Nello Iorio, Marco Zurzolo, Monica Sarnelli, Franco Ricciardi, Ivan Granatino, gli Osanna, Tony Cercola, Rosario Miraggio ed i ragazzi dell’Associazione Augurabile.

Allarmanti i dati Iss sull'aumento dei tumori infantili nella "Terra dei Fuochi"

L’idea della serata per raccogliere fondi a favore della piccola Aurora è venuta in mente alla cantautrice Loredana Daniele, che ha incontrato la bambina giuglianese durante una tombolata di beneficenza per consentire alla piccola di raggiungere il Texas ed iniziare le terapie di cui necessita.

L’evento avrà come radio ufficiale “Onda Web” e sarà condotto dallo speaker Ciro Tummolillo. La vicenda di Aurora è ormai diventata un simbolo di tutti i bambini residenti nella Terra dei Fuochi che si sono ammalati e che ogni giorno lottano senza tregua per sopravvivere. A tal riguardo, sono allarmanti gli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) che ha analizzato lo stato di salute di tali territori e che ha evidenziato un significativo aumento delle diagnosi di tumore proprio nei bambini residenti nella Terra dei Fuochi già a partire dal primo anno di vita.