Qualcuno deve aver fatto uno sgarro agli Dei dell’Olimpo del Rock. Non si spiega altrimenti la serie di eventi negativi che hanno costellato la scena musicale ribelle per eccellenza negli ultimi mesi. Tra decessi, infortuni e malattie di varia entità, le riviste di settore assomigliano sempre più a raccolte di necrologi o, nel migliore dei casi, a pubblicazioni specialistiche per gli informatori scientifici del farmaco. E’ di questi giorni, infatti, la notizia che il cantante degli AC/DC, una delle band più seguite e amate del pianeta, rischia di diventare completamente sordo.

Brian Johnson, frontman del gruppo australiano dal 1980, è stato messo a riposo forzato dai medici, con tanto di divieto tassativo di continuare il tour che vedeva gli AC/DC attualmente impegnati in terra statunitense: non trapelano al momento ulteriori dettagli sulle cause del problema fisico, anche se è stato lo stesso vocalist a parlare apertamente di un principio di perdita della capacità uditiva qualche tempo fa, come conseguenza di un mancato utilizzo di tappi auricolari protettivi durante alcune gare con auto da corsa (l’altra grande passione di Johnson, dopo la musica).

Davvero un brutto colpo per gli autori di “Back In Black”, già colpiti di recente dalle defezioni dello storico chitarrista ritmico, Malcom Young, sempre per gravi motivi di salute, e del batterista originario, Phil Rudd, trattenuto (nel vero senso della parola) in patria per questioni giudiziarie tutt’altro che superficiali.

Facile immaginare, dunque, come si stiano vivendo ore frenetiche in casa AC/DC, alla ricerca di una soluzione che, qualunque essa sia, non potrà essere completamente indolore: meglio fermarsi per un periodo indefinito, confidando in un recupero accettabile da parte di Johnson, o rimettersi in pista il prima possibile con un nuovo cantante?

Sotto certi aspetti, il gruppo si ritrova in una situazione analoga a quella già vissuta trentacinque anni fa, quando lo storico frontman, Bon Scott, morì prematuramente (ufficialmente per un avvelenamento acuto da alcol) e venne sostituito proprio da un giovane Brian Johnson, decisione che si rivelò vincente e che proiettò gli AC/DC tra le celebrità multimilionarie del panorama rock internazionale. Angus Young & Co. sapranno fare anche questa volta la scelta giusta? Stay tuned!