Quest'anno ricorre l'ottantesimo anniversario dalla morte di Grazia Deledda, la grande scrittrice sarda vissuta a cavallo tra l'ottocento e il novecento. Ed è anche il novantesimo anniversario dall'assegnazione alla scrittrice del premio Nobel per la letteratura, finora unico riconoscimento fatto ad una donna italiana per quanto riguarda la letteratura.
La regione Sardegna e il comune di Nuoro vogliono celebrare Grazia Deledda
Gli altri cinque scrittori italiani che ottennero questo prestigioso riconoscimento furono il toscano Giosuè Carducci (1906), i siciliani Luigi Pirandello (1934) e Salvatore Quasimodo (1958), il ligure Eugenio Montale (1975) e il lombardo Dario Fo (1997).
In occasione del doppio anniversario riguardante Grazia Deledda la Regione autonoma della Sardegna e il comune di Nuoro, dove nacque, preparano una serie di iniziative per onorare questa importante ricorrenza. Qualche tempo fa l'assessore regionale alla cultura Claudia Firino aveva annunciato della volontà da parte della regione di cercare di reperire le risorse necessarie per continuare così a tenere vivo il ricordo della celebre scrittrice nuorese.
Iniziative culturali e la statua bronzea a grandezza naturale
Ai primi di giugno 2016, dalle pagine del quotidiano 'La Nuova Sardegna', l'avvocato nuorese Antonio Costa aveva poi parlato dell'imminente costituzione di un comitato che sarebbe servito per poter realizzare una raccolta di fondi al fine di poter realizzare una scultura bronzea raffigurante Grazia Deledda a grandezza reale.
Un'opera d'arte che verrebbe collocata in un punto importante di Nuoro, la cittadina situata al centro della Sardegna. L'avvocato Costa aveva anche accennato ad altre iniziative culturali su Grazia Deledda, iniziando magari anche dal nome: com'è accaduto ad esempio a Cervia- ha aggiunto l'avvocato Costa- dove le hanno intitolato anche una scuola e sono già presenti due statue di bronzo.
Cervia era il luogo dove la Deledda trascorreva le sue vacanze in Romagna.
Grazia Deledda, che nacque nel 1871, morì a Roma il 15 agosto del 1936, città dove si era trasferita e dove aveva sposato il funzionario Palmiro Madesani. La scrittrice con i suoi scritti, negli ultimi anni dell'ottocento, si fece apprezzare da alcuni letterati e presto i suoi romanzi furono letti da un pubblico sempre più vasto. Fra i suoi romanzipiù famosi citiamo Elias Portolu, Cenere, L'edera e Canne al vento.