Fu la prima a descrivere la struttura cromosomica del sesso e a scoprire come la presenza o assenza di un cromosoma (Y) potesse determinarne la variazione. Genetista e microbiologa nasce il 7 luglio 1861. Oggi Google la ricorda con un doodle. Nettie Stevens, studiando i cromosomi di numerosi insetti, intuì che il sesso era determinato da una particolare configurazione dei piccoli corpi a forma di bastoncello contenuti nel nucleo delle cellule. Alla stessa conclusione giunse lo zoologo e genetista Edmund Beecher Wilson, anche se le ricerche della Stevens vennero condotte molto spesso in autonomia.

L'importante intuizione valse il Premio Nobel insieme a Thomas Hunt Morgan per le scoperte sul ruolo dei cromosomi nell'ereditarietà. Dapprima docente della Stevens, pioniere dell'embriologia e morfologia sperimentale, Morgan cominciò i suoi studi dal moscerino da frutta nella 'stanza delle mosche'.

Nettie Stevens, le osservazioni su afidi e verme della farina nel 1904

Fu nel 1904 che Nettie Stevens - dapprima insieme al biologo e suo docente Thomas Hunt Morgan - cominciò a studiare i cromosomi nel processo riproduttivo degli afidi, notando che in alcune specie, negli esemplari femminili e a maschili, i cromosomi erano differenti. Stabilì anche che le differenze notate sui pidocchi delle piante - il nome con cui erano conosciuti gli afidi agli inizi del Novecento - potevano collegarsi a differenze osservabili negli attributi del sesso.

Lo studio sul corredo cromosomico venne effettuato su diversi tipi di insetto, ma la vera intuizione venne nell'osservazione del verme della farina, nel quale individuò il cromosoma Y. Nel testo che sarà pubblicato l'anno seguente, nel settembre del 1905, dal titolo 'Studies in spermatogenesis with especial reference to the accessory chromosome' inviando prima il manoscritto con i suoi alla Carnegie Institution of Washington, Nettie Stevens scrive che dai suoi numerosi studi emerge che l'uovo pronucleo in tutti i casi deve contenere 10 cromosomi grandi, mentre lo spermatozoo, durante la fecondazione, nell'uovo contiene 10 cromosomi grandi oppure 9 cromosomi grandi e 1 piccolo.

Nettie Stevens aveva scoperto lebasi delle differenze dei cromosomi maschili e femminili - intuizione che la porterà a essere ricordata con il nome di 'Donna dei cromosomi'.

Gli studi sulle larve e i 20 cromosomi

Nettie Stevens nel suo 'Studies in spermatogenesis' spiegò anche che le cellule somatiche delle larve femmine contengono 20 grandi cromosomi mentre il maschio ne contiene 19 e uno piccolo, punto fondamentale per confermare che il sesso non dipende da un particolare cromosoma - chiamato 'cromosoma accessorio' ma dalla diversità osservata nella coppia di cromosomi di spermatociti primari.

E infatti, basandosi su numerose osservazioni di circa 50 tipi di insetto, tra cui anche il moscerino della frutta, il quale presentava soloquattro paia di cromosomi e la loro riproduzione rapida, la Stevens aveva notato che gli spermatozoi con cromosoma piccolo determinano il sesso maschile e quelli che contengono il cromosoma grande determinano il sesso femminile. Sulla base degli esperimenti effettuati su afidi, larve, verme della farina e moscerino della frutta fu formulata l'ipotesi che permise di definire la modalità di determinazione deicromosomi sessuali. Furono proprio queste scoperte nel 1933 a far vincere a Nettie Stevens il Premio Nobel per la medicina. Nettie muore il 4 maggio 1912 colpita da un tumore al seno, lasciando l'importante possibilità al Johns Hopkins Hospital di Baltimora di prendere posto nella cattedra di ricercatrice creata per lei al Byrn Mawr. Se desideri continuare a seguirci, clicca su 'Segui' e/o vota la news cliccando su una delle 5 stelle in alto alla tua destra.