Dal 10 febbraio al 17 aprile 2017, la Galleria d'arte moderna e contemporanea di Bergamo ospiterà i lavori del fotografo Italiano Mario Cresci (Chiavari, 26 febbraio 1942). La mostra curata da M. Cristina Rodeschini e dallo stesso Mario Cresci, presenta la produzione dell'artista dalle origini ad oggi: dalle prime sperimentazioni alle opere più recenti.

Un percorso all'insegna dell'arte, dal diploma ottenuto negli anni '60 presso il Liceo artistico di Genova e gli studi intrapresi con il Corso Superiore di Industrial Design di Venezia, ai primi reportage e le prime esposizioni in galleria.

Mario Cresci è stato Direttore dell'Accademia Carrara di Belle Arti (BG), ha insegnato fotografia presso la Nuova Accademia di Belle Arti (NABA), la Scuola Politecnica di Design (PSD), l'Università degli Studi di Napoli, l'Università degli Studi di Parma, l'Istituto superiore per le industrie artistiche di Urbino. Insegna oggi all'Accademia di Brera.

La fotografia come mezzo di esplorazione

L'artista utilizza la fotografia come mezzo per esplorare la realtà ed è pensando alla fotografia come possibile strumento tra i più, che si avvicina a discipline artistiche come la performance, l'installazione, la grafica, il disegno, il video. Da ricordare la partecipazione alla Biennale di Venezia, le numerose pubblicazioni e i premi vinti che definiscono Mario Cresci tra i più grandi fotografi italiani del dopoguerra.

Il metodo investigativo, la poliedricità, l'abbandono della "purezza" a favore di una costruttiva contaminazione, sensibilità e fantasia, sono le caratteristiche identificative presentate nella mostra antologica. Dodici le sezioni che con un approccio più libero e meno museale, mostrano le opere in dialogo tra loro, un dialogo che prescinde dal periodo di produzione.

Rifacendosi al libro di Goffredo Fofi: " Il cinema del no. Visione anarchiche della vita e della società.", la mostra intende presentare al pubblico l'idea coltivata dall'artista: la fotografia è un atto globale che va oltre l'immagine o al singolo scatto, la fotografia è oggetto di insegnamento, la fotografia è il mezzo per dialogare con le nuove generazioni.