E’ Adele la protagonista indiscussa di questi Grammy Awards 2017. Con ben 5 grammofoni vinti la cantante londinese ha sbancato alla competizione statunitense. Male l'Italia che ritorna a casa a mani vuote. In gara c'erano Laura Pausini, Andrea Bocelli ed Ennio Morricone.
Grammy Awards 2017, Adele batte Beyoncé 5 premi a 2
Nel solco della sua performance in onore del compianto George Michael, cantando il suo successo del 1986, Fast Love, la cantante britannica ha avuto la forza di ricominciarla dall'inizio “per farla al meglio”. Anche l'anno scorso ai Grammy Awards Adele aveva avuto problemi durante l'esibizione, ma in quell'occasione non se l'era sentita di fermarsi.
Stavolta invece sì e i fatti le hanno dato ragione, se è vero come è vero che presenti in sala le hanno tributato una lunga e sentita standing ovation.
Questi i 5 grammofoni portati a casa da Adele, i più prestigiosi: Best Pop solo performance e Best song of the year per il brano Hello, Best Pop Vocal Album e Best Album of the Year per 25 e Best Record of the Year. Anche il suo produttore, Greg Kurstin, è stato premiato come Producer of the Year, Non Classical. La grande sconfitta della serata è Beyoncé, che si è fermata a quota 2 grammofoni d'oro: si è aggiudicata il Best Urban Contemporary Album per Lemonade e il Best Music Video per Formation. La sua esibizione comunque è stata di altissimo livello e per la prima volta ha mostrato sul palco il suo pancione (sarà presto mamma di due gemelli).
Al momento di ritirare il premio, Adele ha reso omaggio alla rivale Queen Bee, definendo l'album Lemonade "semplicemente monumentale". La giuria ha invece totalmente ignorato i 'dissidenti' Kanye West e Justin Bieber, indignati dall'esclusione nelle nomination di Frank Ocean: avevano definito i premi "roba per vecchi". Stessa sorte che è toccata anche a Rihanna, altra potenziale protagonista di questa edizione.
Nessun vincitore tra gli italiani
E gli italiani? Tornano tutti a casa con un palmo di naso.Willie Nelson si aggiudicato il premio nella categoria Traditional Pop Vocal Album, per la quale Andrea Bocelli era stato nominato con "Cinema". Delusione anche per il maestro Ennio Morricone che era candidato per la migliore colonna sonora e per la migliore composizione classica del film Hateful eight di Quentin Tarantino.
Stessa sorte anche per Laura Pausini. Per gli italiani resta la soddisfazione di aver partecipato a una competizione di caratura mondiale. Andrà meglio l'anno prossimo.
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