In questi giorni primaverili è bello passeggiare in città, anche perché in un isolato sono visitabili veri gioielli. Non c’è tempo da perdere per il primo Parlamento italiano, che da anni discute sul testamento biologico .

Si trova accanto al Museo Egizio, e riapre fino a domani dopo 30 anni al superbo Palazzo Carignano, progettato dall’architetto seicentesco Guarino Guarini. Sua anche la Cappella della Sindone che fra poco sarà riaperta al pubblico a 20 anni dall'incendio. Il primo organo elettivo dei Risorgimento di deve a re Carlo Alberto, il cui appartamento è visitabile a Palazzo Reale.

Dopo di lui fu abitato dalla principessa Maria José del Belgio, sposa del principe di Piemonte Umberto, futuro re d'Italia. Accanto a Palazzo reale sorge Palazzo Madama, dove ci fu il primo Senato subalpino, non elettivo, ma lo sguardo del visitatore va alla piazza tra il Teatro Carignano e il Museo del Risorgimento.

Lo statuto albertino

Qui l'8 maggio del 1848, grande era l'aspettativa per il primo frutto dello Statuto albertino, l'embrione della Costituzione italiana. C'era una gran folla ad accogliere i primi deputati del Regno di Sardegna. Erano più di 200, tra cui Camillo Cavour, Vincenzo Gioberti, Giuseppe Garibaldi, Massimo d'Azeglio, Quintino Sella.

Si potrà vedere come. quella Camera legiferò fino a dicembre 1860.

Poi ci fu l’Unità d’Italia e fu necessario procedere a un ampliamento dello spazio. Purtroppo per le maestranze, quando fu pronta, nel 1871, non era più capitale. Fu spostata a Firenze nel 1864 e poi definitivamente a Roma dopo la Breccia di Porta Pia.

Eventi come questo incentivano una più moderna e competitiva offerta culturale, con al centro una maggiore attenzione per il visitatore ha spiegato Ferruccio Martinotti, direttore del Museo del Risorgimento.

Non solo i turisti, ma anche gli abitanti devono affezionarsi e prendere confidenza con un museo tanto importante, definito uno dei luoghi di eccellenza dove imparare e sperimentare l’appartenenza a un territorio e alla sua storia.

Il Parlamento Subalpino è l’unico rimasto integro in Europa tra quelle nate con l’ondata rivoluzionaria del 1848, partita dalle costituzioni octroyèe in Spagna.(le prime carte dei diritti concesse dall'alto).

E’ riconosciuto monumento nazionale dal 1898. In Francia ogni tentativo di progresso costituzionale fu abolito dal colpo di Stato di Napoleone III, detto da Victor Hugo, celebre scrittore francese "Napoleon le petit".

In altri luoghi

Giornata che Karl Marx definì il 18 brumaio di Napoleone Bonaparte. A Torino in quegli anni nascevano anche la Galleria Sabauda, la Deputazione subalpina di Storia Patria, l’Armeria Reale e la Promotrice delle Belle Arti con gli stessi intenti del Museo del Risorgimento oggi.

Fra una settimana nella sala delle arti della Reggia di Venaria si conclude questa sorta di vista sul processo risorgimentale con la mostra Tesori e simboli della regalità sabauda che ospita prestigiose opere prestate dal Quirinale, Palazzo Pitti, Palazzo Reale di Napoli, Reggia di Caserta.

Lunedì, in omaggio all'arte barocca di cui il guariniano Palazzo Caringnano è il più bell' esempio, il maestro Uto Ughi dirige nella barocca Real Chiesa di San Lorenzo un concerto benefico sul tema della prevenzione delle malattie cardiache.

In programma ci sono le opere per quartetto d'archi "La Morte e la Fanciulla" di Franz Schubert e 'L'Americano' di Antonin Dvoràk, da poco eseguito al Metropolitan Opera. A Pasqua sarà alla Venaria Reale per Le quattro stagioni di Antonio Vivaldi.