Si è spento l'11 luglio all'età di 97 anni lo storico Denis Mack Smith. Nacque a Londra nel 1920 e nel suo invidiabile curriculum spiccano gli studi sulla storia della nostra penisola: si laureò a Cambridge con una tesi sul nostro Risorgimento, tanto che ottenne l'onorificenza di Grande Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana.

Gli eroi delle piazze italiane oltremanica

Grande estimatore di Garibaldi e dell'ideale delle camice rosse che unificarono l'Italia, nella bibliografia dello scrittore inglese si presentano vari volumi sull'eroe dei due mondi considerato come "il principale fautore dell'unificazione Italiana".

Il libro "Cavour e Garibaldi" ricorda anche il carattere fortemente critico dello storico: il politico torinese è disegnato come maldestro, disonesto e trasformista; invece Mazzini come un "profeta" della democrazia a livello europeo. Il punto di vista infatti è quello di un esponente democratico-radicale britannico, simpatizzante per gli aspetti riformisti e progressisti della neonata Italia.

"La storia d'Italia dal 1861 al 1958"

Ruolo fondamentale ebbe l'incontro a Napoli con l'intellettuale italiano Benedetto Croce del 1959 con il quale avvenne un fervente scambio di idee, rispetto e stima seppur il pensiero dei due divergesse riguardo il fascismo. Croce rifiutava, a differenza dello storico inglese, di pensare il fascismo come diretta conseguenza dell'agire della politica italiana.

Smith aggredì tuttavia il fascismo con grande veemenza, con una prosa ironica e scorrevole. L'editore Laterza poi lo convinse della possibilità di pubblicare la sua opera in Italia, suscitando forti critiche nell'ambiente culturale degli anni '60, ma rilevando un discreto successo nel mercato editoriale. Tra i principali oppositori alle idee di Smith si ricordano Romeo (principale biografo di Cavour) e De felice, il quale si oppose alla visione del fascismo dell'inglese.

Nella sua opera principale "La storia d'Italia dal 1861 al 1958" Smith non mancò inoltre di punzecchiare la classe dirigente italiana contemporanea e non mancarono le critiche alla ormai detronizzata dinastia dei Savoia.

Smith infine criticò il passatismo della cultura Italiana e lo sfruttamento del sua grande, ma antica tradizione, da parte di ogni ideologia.

Le altre opere

Smith affrontò i più disparati temi e fu uno scrittore dagli interessi più disparati. Tra le opere secondarie si ricorda la "Storia della Sicilia medievale e moderna", edito da Laterza nel 1970 e le biografie dei protagonisti della storia del nostro paese quali Mussolini, Cavour, Mazzini e Garibaldi in chiave aneddotica e divulgativa, pubblicate da varie case editrici tra il 1959 e il 1994.