Il Centro Commerciale Parco Dora a torino è, da oltre 13 anni, un importante firmacopie per musicisti in tutto il Piemonte, nonché punto di riferimento anche per presentazioni letterarie e altri artisti televisivi, teatrali e per molti fra i migliori comici del momento della scena italiana. Il Parco Dora Live 2017 prevede, come anche per le precedenti edizioni, due mesi interamente gratuiti di musica e comicità (gli spettacoli comici al venerdì e quelli musicali alla domenica) e, partito a inizio giugno, si concluderà il 30 luglio con il concerto di Alexia, una delle nostre più grandi cantanti, con oltre 6 milioni di dischi venduti in Italia e all'estero.
Si sono finora avvicendati sul palco torinese nomi come Enzo Iacchetti, Paolo Migone, Gabriele Cirilli ma anche Mario Venuti, Francesco Baccini e Paolo Vallesi: e, sino a fine di questo mese, regalerà altre emozioni, compresi i concerti di Marco Ferradini e Silvia Mezzanotte, ex voce dei Matia Bazar, attesissima sul palco torinese con il suo 'Regine Acoustic Quartet' il prossimo 23 luglio.
In occasione della nuova edizione del Parco Dora Live, rassegna mista tra musica e cabaret presso il Centro, abbiamo intervistato il suo General Manager, l'Architetto Emanuele Manca, che ci ha spiegato come nasce l'interesse del settore commercio nel proporre anche manifestazioni culturali, come selezionano gli artisti che intratterranno il pubblico, in che modo riescono a mantenere il costo del biglietto sempre gratuito.
E, da quest'anno, come sono riusciti a trasformare un Centro Commerciale in una vera e propria struttura idonea per contenere concerti e spettacoli teatrali di livello.
'Parco Dora' è, ormai da anni, il Centro Commerciale dei firmacopie più prestigiosi della Musica e anche della Televisione italiana a Torino e in tutto il Piemonte.
Come avete raggiunto questo risultato?
Ci siamo impegnati a dare un'immagine positiva e organizzativa delle principali realtà della musica italiana e, così, siamo riusciti ad attrarre tutta una serie di artisti nel nostro Centro, e la cosa continua con successo.
Lei ha testualmente dichiarato più volte che: "La vocazione del 'Parco Dora' è di creare un sano punto d'incontro tra commercio e cultura".
Come ci siete riusciti?
Secondo me, innanzi tutto, quella dovrebbe essere la vocazione di ogni Centro Commerciale. Poi, nel nostro caso specifico, noi abbiamo anche le caratteristiche architettoniche che ci permettono di poter fare eventi e organizzare manifestazioni musicali e non. La mission del settore dei centri commerciali, ormai, è attualmente quella di abbinare allo shopping anche manifestazioni culturali, dalla musica al cabaret, al teatro e via dicendo. Chi progetta, ultimamente, centri commerciali, infatti, tiene già conto di questo aspetto.
Quando e come vi è venuto in mente di creare una manifestazione, sia musicale che comica, come 'Parco Dora Live'?
É stata la sintesi di un percorso che, da oltre 10 anni, ci vede impegnati ad organizzare manifestazioni di musica che di cabaret, che inizialmente erano separati e non strutturati ed organizzati come lo è attualmente il 'Parco Dora Live'.
Con esso ci ci siamo impegnati a pianificare una rassegna mista, perché comunque siamo convinti che i due mondi, comico e musicale, possano convivere, anche se con pubblici diversi. Nell'ambito musicale, soprattutto, abbiamo deciso di dare un taglio ben preciso alla manifestazione, ponendo l'accento su artisti che non fossero molto commerciali, di livello, con una storia. Abbiamo fatto una selezione che potesse, in qualche modo, valorizzare la musica italiana.
Come sostenete le spese, dato che tutti gli show sono gratuiti?
Tutti i centri commerciali riservano un budget, nel proprio piano marketing, che viene condiviso anche dai commercianti presenti in struttura. Quindi il budget per eventi di questo tipo viene già considerato a priori.
Poi, ovviamente, si fanno delle scelte, e negli ultimi anni molto di questo budget è stato speso per questa rassegna, ma non è escluso che parte di esso possa essere speso anche per altre cose.
Come scegliete gli ospiti musicali del 'Parco Dora Live'?
La selezione degli artisti è la parte più difficile. Noi ci affidiamo a direttori artistici che collaborano con noi, che ci danno una mano a contattare gli artisti, a presentare loro il Parco Dora come location. Si fa presente agli artisti che, anche se è un centro commerciale, esso è una struttura che può davvero supportare un evento come un concerto tanto quanto uno spettacolo teatrale; giustamente l'artista considera dove andrà ad esibirsi e va spiegato loro che è tutto fattibile e idoneo.
Quest'anno poi vi è stato uno sforzo economico superiore rispetto agli anni passati, abbiamo investito per rendere 'Parco Dora' un vero e proprio centro per concerti e spettacoli di livello.
Come scegliete, invece, gli ospiti comici?
Qui devo citare un locale storico di Torino, il 'Cab 41', che è forse uno dei due locali più importanti d'Italia per quanto riguarda il cabaret. Lo staff del 'Cab 41', che da oltre 20 anni fa cabaret, mi aiuta a fare una selezione di artisti, da grandi esperti nel settore quali sono. Il 'Cab 41' è un locale dove gli artisti stessi vanno per provare i pezzi quando non hanno molte date, proprio perché la sua natura più raccolta ed intimistica, un po' come il 'Parco Dora Live', permette più contatto con il pubblico.
Abbiamo fatto questo 'matrimonio' molto profittevole per entrambi, perché noi diamo loro tanta visibilità e loro ci consigliano quale artista possa essere, o meno, adatto al nostro contesto.
Sono più seguiti gli show musicali o gli show di cabaret?
Se la giocano, ma al momento la parte cabaret supera di un pochino la parte musicale. Questo probabilmente perché abbiamo avuto ospiti come Enzo Iacchetti, Paolo Migone e Gabriele Cirilli che hanno fatto proprio un bel boom di gente. Ma ci sono ancora alcune date da fare, quindi tutto può ribaltarsi! Il concerto di Francesco Baccini, ad esempio, è andato molto bene! Lui stesso è rimasto molto felice del concerto in un contesto come quello del nostro Centro Commerciale, proprio per quello che dicevo prima, perché consente di avere un rapporto più diretto, vero, con il pubblico.
Questa 'rassegna mista' ha incrementato i clienti del Centro Commerciale oppure no?
Noi non misuriamo il riscontro nel breve periodo. Riteniamo che, comunque, questo tipo di rassegna crei un'immagine positiva nei confronti del Centro più nel medio-lungo periodo che nell'immediato. Personalmente, do sempre questo input ai nostri partner commerciali: faccio loro sempre presente che la giornata in sé potrà non essere proficua per i loro affari, ma se si dà un'immagine positiva del Centro, come luogo dove si può stare gratuitamente, assistere ai concerti, passare una giornata senza l'obbligo di dover fare un acquisto (gli stessi biglietti che eroghiamo per la prenotazione dei posti non sono connessi ad un acquisto nel centro!) a lungo andare questo modus ripagherà, e molto.
Vogliamo far sentire a suo agio il cliente per spingerlo poi naturalmente a tornare da noi anche per acquisti, se vorrà. Il termometro di reazione, comunque, lo abbiamo sulla nostra pagina social: tanti likes e molte recensioni positive sono ciò che più ci gratifica, è il metro di giudizio più importante che utilizziamo ora come ora. Ormai viviamo in un mondo social, non possiamo non considerare tutti questi aspetti. Per noi, al momento, la cosa più importante è dare un'immagine positiva. E, così facendo, i risultati continuano ad arrivare.