Sono passati più di cinque anni dall'ultima esibizione dal vivo della tormentata cantante Sinéad O’Connor. La cantante 52enne irlandese affetta da bipolarismo è stata ospite di RTE, la più importante TV irlandese, nel programma "The Late Late Show" per una potente e mistica esibizione del suo più grande successo, la meravigliosa "Nothing Compares 2 U". La canzone, tra le più famose degli anni '90 e non solo, fu scritta da Prince per un suo album ma, successivamente, fu donata a Sinéad per il suo secondo album "I Do Not Want What I Haven't Got", che fu un successo e vendette oltre 7 milioni di copie.

L'iconica musicista, che nel 1992 strappò in diretta televisiva una foto del Papa Giovanni Paolo II dichiarando: "Lui è il nemico", nell'agosto 2015 ha concluso un lungo tour mondiale a sostegno del suo ultimo album, "I Not Not Bossy, I'm The Boss" e poco dopo aveva giurato che non avrebbe più eseguito "Nothing Compares 2 U", perché non la sentiva più sua e non sarebbe riuscita a dare più sentimento a quel brano. Evidentemente Sinéad O’Connor deve aver cambiato idea. Non si sa cosa l'abbia portata a riproporre la hit, ma il risultato è stato sicuramente degno di nota, profondamente intenso e vissuto. E di sentimento ce n'era, eccome.

Un'esibizione non solo impattante dal punto di vista emozionale e vocale, ma anche perché, quello del "Late Late Show", è il suo primo Live nel quale si è presentata vestita in abiti tipicamente islamici, più precisamente indossando un abaya di color rosso.

Lo scorso anno, più precisamente il 19 ottobre 2018, infatti, Sinéad O’Connor ha annunciato di essersi convertita all'Islam adottando il nome legale di Shuhada Sadaqat.

Oltre a "Nothing Compares 2 U", Sinéad O’Connor si è esibita anche in una cover di un classico del 1986 "A Rainy Night In Soho" dei Pogues.

La conversione all'Islam, i tweet razzisti e le dichiarazioni contro i transgender

La conversione all'Islam è stata forse una rinascita per Sinéad O’Connor, che negli ultimi anni ha fatto notizia per le sue dichiarazioni circa la sua solitudine e la sua malattia mentale (con tanto di minacce di suicidio) e per accuse razziste su Twitter nei confronti dei bianchi.

E non solo. Anni fa aveva anche additato le persone transessuali dicendo che "erano malate", il che aveva sconvolto la comunità LGBT+ visto che nel 2000 si era dichiarata lesbica e, nel 2014, si era ridefinita "sessualmente fluida". Ma adesso sembra acqua passata. Una delle artiste più controverse di sempre, ha assicurato al pubblico che si è aperto un capitolo completamente nuovo della sua carriera, promettendo un nuovo inizio, con un tour mondiale e nuova musica.

Dopo le due toccanti performance, la O’Connor ha discusso una serie di argomenti, tra cui la sua conversione all'Islam, il suo nuovo nome, e quei commenti su Twitter, dove aveva definito i bianchi come "disgustosi". Al proposito ha detto: "Per quanto riguarda le osservazioni che ho fatto sui bianchi...posso solo dire che all'epoca non erano vere e non sono vere tuttora. Ero solamente arrabbiata ed indisposta. Mi scuso per il dolore causato. Quello era uno dei tanti pazzi tweet che il Signore conosce."