Venire a conoscenza del fatto che non si è figli dei genitori che ci hanno cresciuto è un evento traumatico e difficile da superare. Tutte le nostre certezze si sgretolerebbero da un momento all'altro e non sapremmo più chi siamo. Capire che quella che pensavamo fosse una mamma è in realtà una semplice parente fa accapponare la pelle al solo pensiero, ma Donatella Di Pietrantonio ci racconta una storia del genere con una delicatezza tale da poter quasi convivere con un tale avvenimento, stando alle regole di un destino atroce ma, per certi versi, intenso e pieno di sorprese.
'L'arminuta', la ritornata
Dopo l'esordio del 2011 con "Mia madre è un fiume" e dopo il secondo libro dal titolo "Bella mia" del 2014, la scrittrice Donatella Di Pietrantonio torna più in forma che mai, con un pubblico ancor più vasto, coinvolto dalla pacatezza della sua scrittura, dalla semplicità di una storia che può essere in grado di far immedesimare quasiasi tipo di lettore."Arminuta" in alcuni dialetti del sud Italia, compreso quello dell'abruzzo, regione di provenienza della suddetta autrice, significa "Ritornata". La protagonista del libro, infatti, è una ragazzina di 13 anni che scopre di avere una famiglia differente da quella che l'ha cresciuta ed è costretta a tornare alle sue origini, cambiando abitudini e stile di vita.
Dovrà fare i conti con una famiglia vera ma lontana da lei, con dei nuovi fratelli, tra cui la sorella Adriana che le sarà di aiuto in questo percorso di adattamento. Conoscerà un ceto sociale diverso da quello in cui aveva potuto formarsi, stando a contatto con una mentalità più chiusa e tradizionale, a volte troppo arcaica, a volte affascinante.
L'abruzzo nei libri
La Di Pietrantonio inserisce scenari, personaggi, parole tipici della regione abruzzese. Ha più volte dichiarato che l'Abruzzo le si presenta come uno dei protagonisti, a volte anche invadente. "L'arminuta" ha sin dal titolo legami con questa terra così ricca di valori e virtù. L'autrice è letteralmente affascinata da ciò che la circonda e ha dei bellissimi ricordi nella sua terra natale di Arsita, in provincia di Teramo.
Anche oggi preferisce condurre una vita riservata, anche se il successo del suo ultimo capolavoro l'ha portata spesso a spostarsi in giro per l'Italia, da nord a sud: l'ultima presentazione in ordine di tempo vi è stata lo scorso 8 agosto a San Benedetto del Tronto.
Ella, attualmente, è anche una dentista pediatrica presso Penne, in provincia di Pescara, e riesce a conciliare i due lavori scindendo la giornata in due momenti: di giorno è una dentista, di notte è una scrittrice. In particolare ella adora scrivere al mattino, poco prima dell'alba, quando tutto le sembra più chiaro e suggestivo, quando l'ispirazione la possa attraversare efficacemente, portandola a raggiungere risultati molto più che positivi.
Le ispirazioni
Molti sono gli scrittori cari a Donatella Di Pietrantonio, da Michela Murgia a Paolo Giordano, sino ad arrivare ad Agota Kristof. La Murgia, in particolare, è stata generosa nei suoi confronti e l'ha definita una delle migliori scrittrici contemporanee italiane. La Di Pietrantonio era già da tempo legata allo stile della Murgia, soprattutto ad alcune sue opere come Accabadora, poiché in fondo, ha affermato, anche la regione abruzzese è una specie di isola e i legami tra i due Libri sono moltissimi. Anche alcuni personaggi del mondo dello spettacolo come Lorenzo Jovanotti e Luciana Littizzetto hanno apprezzato "L'arminuta", postando, attraverso social network, la foto di copertina del libro e consigliandolo a tutti i loro fan. Siamo tutti curiosi e ansimanti di sapere se ci sarà un seguito de "L'arminuta" o se la scrittrice si impegnerà in un'altra storia. In ogni caso le aspettative saranno sicuramente soddisfatte.