Solo chi ama la città può capire questo racconto dolce e amaro proposto da Adelmo Monachese e i ragazzi che hanno raccontato Umberto Giordano e il teatro a lui dedicato. Ascoltandolo è difficile non ritrovarsi quando parla di un Giordano che va via da Foggia, la sua città, per cercare una fortuna artistica che, alla fine trova, grazie al suo talento visto con occhi obiettivi da quella che non era la sua città.

Sembra quasi che i tempi non siano cambiati. Un messaggio che trasmette è quello di valorizzare i giovani talenti della nostra città, da Giordano a Adelmo Monachese, passando per i tanti musicisti ed artisti presenti in Capitanata e che potrebbero dare una ossigeno, una nuova aria, che potrebbe riqualificare un'intera città che trova in troppe poche occasioni l'originalità negli incontri culturali.

Ovviamente il ringraziamento, da foggiano, va anche ai ragazzi di Questioni Meridionali, rassegna che, da anni, mette al centro argomenti importanti che coinvolgono il nostro territorio in un modo diverso da pesanti conversazioni ed incontri, ma con appuntamenti ed eventi tra musica e pensieri che possono davvero fare molto per far conoscere in maniera oggettiva i problemi di una città del sud.La rassegna di quest'anno si chiama "UN GIORNO DI VENTO" che tra approfondimenti, dibattiti, incontri,reportage e musica descrive il territorio, la comunità e la sua identità che è troppo poco conosciuta dalla maggior parte dei cittadini che pensano solamente a sopravvivere e non a vivere.

La sensazione che abbiamo vissuto durante il reading "Street of Phoggia" è quella che Giordano sia stato riscoperto soltanto negli ultimi anni per la sua vita e per la sua arte.

A chiudere quella sera c'è stato il concerto di Roberto Angelini e Pier Cortese che da alcuni anni hanno creato un progetto molto interessante: Discoverland. Progetto artistico che vede la rivisitazione di brani famosi, avvolte con un sound completamente nuovo, altre volte in veri e propri mashup come Bjork e King of Convenience

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Sembra uno dei progetti più interessanti degli ultimi anni che vedono due artisti che, molto tempo fa, arrivarono alla ribalta con due "hit" nazionali popolari, ma che nel tempo hanno fatto vedere il loro valore fino ad arrivare a suonare nella super band di Niccolò Fabi e di Daniele Silvestri, prima ancora che Roberto Angelini fosse etichettato come "quello di Gazebo", in onda fino alla scorsa stagione su Raitre e che emigrerà su La7.

Per concludere, un ringraziamento particolare va ai ragazzi di Street of Phoggia, per aver raccontato una storia che sembra ripetersi all'infinito e del tema infinito dei cervelli in fuga e ai ragazzi di Questioni Meridionali per aver fatto respirare un'aria diversa ai foggiani visti i tempi in cui la criminalità si è fatta sentire feroce e una città non riesce ad uscire dall'imbarazzo artistico di cover e karaoke. Se Parma ha Verdi, Foggia si difende benissimo con Giordano.