gastone moschin, grande interprete della commedia all'italiana, si è spento ieri pomeriggio all'ospedale Santa Maria di Terni. Aveva compiuto 88 anni l'8 giugno. Nel corso della sua lunga carriera, è stato diretto da registi come Damiano Damiani, Anton Giulio Majano, Mario Monicelli e Francis Ford Coppola. Gli esordi sono avvenuti nei primi anni Cinquanta al teatro, con la compagnia dello Stabile di Genova, con quella del Piccolo di Milano e poi con lo Stabile di Torino.

Il passaggio al Cinema è avvenuto nel 1955 con "La rivale" di Majano. Nel '59, invece, Nanni Loy lo sceglie per "Audace colpo dei soliti ignoti".

Negli anni Sessanta diventa una presenza costante nel cinema italiano: al fianco di Nino Manfredi è diretto da Luigi Zampa in "Gli anni ruggenti ", poi sarà la volta di "La rimpatriata" di Damiano Damiani, "7 uomini d'oro" di Marco Vicario e "La visita" di Pietrangeli.

Nel 1966 vince il Nastro d'argento come attore non protagonista per "Signore & Signori", recitando al fianco di Virna Lisi. Gli anni Settanta cominciano con un susseguirsi di alti e bassi, con l'artista che si cimenta in diversi ruoli, ma in pellicole che non ottengono grandi risultati. Nel 1974 entra a far parte dell'Olimpo del cinema vestendo i i panni di "Don Fanucci" ne "Il Padrino Parte II" di Francis Ford Coppola, accanto a Robert De Niro.

Nel 1975 arriva "amici miei", primo film di una famosa trilogia che arriverà fino alla metà degli anni Ottanta. Negli anni a seguire, l'attore veneto si allontana gradualmente dalle scene, concedendosi di tanto in tanto alcune partecipazioni in telefilm e film per la Tv.

"Amici Miei"

Gastone Moschin è entrato nella storia del cinema per aver interpretato l'architetto Rambaldo Melandri di "Amici Miei" di Mario Monicelli.

Ugo Tognazzi, Philippe Noiret, Adolfo Celi e Duilio Del Prete sono stati i suoi compagni di "zingarate" nella celebre pellicola del 1975, portando sul grande schermo quello che verrà considerato uno dei migliori film del compianto artista veneto. Moschin e il formidabile cast diretto da Monicelli si ripetono nel 1982 in "Amici Miei Atto II", mentre nel 1985 arriva anche "Amici Miei Atto III", questa volta per la regia di Nanni Loy.

Ed è proprio grazie a questa pellicola che Gastone Moschin si aggiudica il secondo Nastro d'argento della carriera.

Tormentone

Gastone Moschin sarà certamente ricordato per la sua brillante carriera e, soprattutto, per i suoi indimenticabili siparietti con Ugo Tognazzi in "Amici Miei", legati al tormentone della "supercazzola", termine coniato per indicare un giro di parole intento a confondere. Inoltre, proprio il Melandri di Moschin intonerà il celebre "Ma Vaffanzum", coadiuvato dai suoi compagni di avventure durante un concorso canoro.

E chissà che ora, in paradiso, il grande attore non si sia già organizzato con i suoi vecchi compagni di "zingarate" per qualche mitico scherzetto.